Ora a Trivero scoppia il “caso Carabinieri”

Ora a Trivero scoppia il “caso Carabinieri”
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TRIVERO - E’ l’ex scuola materna di Cereie l’edificio individuato dal Comune per ospitare in futuro i carabinieri del paese. L’attuale caserma di via Marconi non è infatti più sicura: l’edificio è in condizioni strutturali critiche e non può più essere considerato idoneo. Lo stabile, oltretutto, non è di proprietà del Comune, ma della ditta “Puro Tessuto”, chiusa nel 2012 e finita all’asta: nel suo patrimonio immobiliare c’è, appunto, anche la caserma.L’amministrazione comunale è in realtà al lavoro da tempo per trovare una soluzione al problema. All’ex materna di Cereie, chiusa un anno fa, gli amministratori pensano da tempo, ma per procedere con il trasloco sono necessari alcuni lavori di adeguamento. La bozza di progetto già stilata prevede una stima di spesa sui 420mila euro. Il Comune punta a stanziare qualche risorsa propria, ma è chiaro che sarà necessario reperire ulteriori finanziamenti: secondo una notizia circolata nei giorni scorsi, alcuni privati avrebbero già garantito di voler fare la loro parte, aiutando l’amministrazione a sostenere l’importante spesa. Si tratterebbe, se così fosse, di un nuovo esempio di sostegno del privato per una spesa pubblica: il secondo in poco tempo, dopo l’ importante donazione erogata dalla locale delegazione Uib per la posa dell’im - pianto di videosorveglianza.Nei piani del Comune, i lavori dovrebbero procedere in modo tale da garantire ai carabinieri almeno la disponibilità degli uffici durante il 2017. In un secondo momento, poi, si passerà alla fase di realizzazione degli appartamenti. Secondo alcune voci, data la criticità dell’attuale sede, i carabinieri triveresi potrebbero presto essere trasferiti - come discusso in un incontro avvenuto mercoledì – alla caserma di Crevacuore, come base transitoria in attesa dell’adeguamento dei locali di Cereie.

TRIVERO - E’ l’ex scuola materna di Cereie l’edificio individuato dal Comune per ospitare in futuro i carabinieri del paese. L’attuale caserma di via Marconi non è infatti più sicura: l’edificio è in condizioni strutturali critiche e non può più essere considerato idoneo. Lo stabile, oltretutto, non è di proprietà del Comune, ma della ditta “Puro Tessuto”, chiusa nel 2012 e finita all’asta: nel suo patrimonio immobiliare c’è, appunto, anche la caserma.L’amministrazione comunale è in realtà al lavoro da tempo per trovare una soluzione al problema. All’ex materna di Cereie, chiusa un anno fa, gli amministratori pensano da tempo, ma per procedere con il trasloco sono necessari alcuni lavori di adeguamento. La bozza di progetto già stilata prevede una stima di spesa sui 420mila euro. Il Comune punta a stanziare qualche risorsa propria, ma è chiaro che sarà necessario reperire ulteriori finanziamenti: secondo una notizia circolata nei giorni scorsi, alcuni privati avrebbero già garantito di voler fare la loro parte, aiutando l’amministrazione a sostenere l’importante spesa. Si tratterebbe, se così fosse, di un nuovo esempio di sostegno del privato per una spesa pubblica: il secondo in poco tempo, dopo l’ importante donazione erogata dalla locale delegazione Uib per la posa dell’im - pianto di videosorveglianza.Nei piani del Comune, i lavori dovrebbero procedere in modo tale da garantire ai carabinieri almeno la disponibilità degli uffici durante il 2017. In un secondo momento, poi, si passerà alla fase di realizzazione degli appartamenti. Secondo alcune voci, data la criticità dell’attuale sede, i carabinieri triveresi potrebbero presto essere trasferiti - come discusso in un incontro avvenuto mercoledì – alla caserma di Crevacuore, come base transitoria in attesa dell’adeguamento dei locali di Cereie.