Il caso

Operazione anti-incendi dolosi: i carabinieri forestali di Sordevolo rintracciano il presunto responsabile di un rogo a Mongrando

L'uomo, già noto per precedenti lamentele sull’espansione del bosco protetto, avrebbe manifestato più volte la volontà di ampliare le aree destinate allo sfalcio a discapito del patrimonio forestale.

Operazione anti-incendi dolosi: i carabinieri forestali di Sordevolo rintracciano il presunto responsabile di un rogo a Mongrando

Un’indagine rapida e meticolosa dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Sordevolo (Bi) ha portato all’identificazione del presunto autore dell’incendio boschivo divampato nella mattinata di lunedì 12 agosto 2025 a Mongrando, in prossimità di via Mombarone. L’episodio, che aveva destato grande preoccupazione tra i residenti, ha visto l’immediato intervento del personale A.I.B. (Anti Incendi Boschivi) di Biella, il cui tempestivo allarme ha permesso di contenere le fiamme ed evitare danni ben più gravi.

Le indagini e la svolta

Giunti sul posto, i militari hanno da subito rilevato elementi inequivocabili di un’origine dolosa: la presenza di almeno due distinti punti di innesco per accensione diretta ha confermato la volontarietà del gesto. La successiva attività investigativa, condotta con rigore e rapidità, ha previsto l’acquisizione e l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza dell’area.
L’esame dei transiti e le verifiche incrociate con testimonianze e sommarie informazioni hanno consentito di restringere il campo fino a identificare un agricoltore 63enne del luogo, proprietario di terreni confinanti con la zona da cui le fiamme si sono propagate.

Un movente economico

Dalle risultanze investigative è emerso che l’uomo, già noto per precedenti lamentele sull’espansione del bosco protetto, avrebbe manifestato più volte la volontà di ampliare le aree destinate allo sfalcio a discapito del patrimonio forestale. Secondo quanto ricostruito, l’obiettivo sarebbe stato quello di ottenere un ampliamento delle superfici agricole utili ai contributi economici del settore.
L’atto incendiario, compiuto all’interno di un’area protetta, assumerebbe dunque i contorni di un reato ambientale con finalità di profitto personale.

Tutela dell’ambiente e legalità

Grazie alla prontezza e alla professionalità dei Carabinieri Forestali di Sordevolo, il patrimonio boschivo è stato difeso e il presunto responsabile identificato in tempi brevissimi.
L’operazione rappresenta un ulteriore segnale dell’impegno costante delle Forze dell’Ordine nella prevenzione e repressione dei reati ambientali, in un territorio dove la salvaguardia del paesaggio è parte essenziale dell’identità locale.