«Non date i compiti delle vacanze»

«Non date i compiti delle vacanze»
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BIELLA – Siamo ormai nel cuore delle feste, con Natale ormai passato e il Capodanno alle porte. Periodo di vacanza per gli studenti, anche i biellesi. O forse no? La domanda provocazione è ciò che resta di un dibattito che si è consumato, in questi giorni, su uno dei più frequentati social network. Ad accenderlo - scherza lei stessa - l’assessore all’Istruzione, Teresa Barresi (nella foto), che nella vita è docente di matematica all’Iis “E. Bona” di Biella. L’assessore ha, infatti, pubblicato sulla propria pagina Facebook un post, accompagnato da una breve riflessione, che in poco tempo ha coinvolto diverse persone in un “batti e ribatti” che sembra ripresentarsi d’attualità, ogni anno, in tempo di stop natalizio dell’attività didattica, nel Biellese come fuori.

Si tratta dei compiti delle vacanze. Quegli oneri un po’ doveri, che alunni e studenti si trovano a dover assolvere nel periodo delle feste, lontani dalla scuola ma non dai libri. Giusto o sbagliato riempire i ragazzi di esercizi, pagine da memorizzare, ripassi, in vista del rientro? Questo il succo del dibattito. Che l’assessore Barresi ha riassunto nel post, intitolato “Non date compiti per le vacanze di Natale” scritto dall’insegnante Isabella Milani, con un “Da sempre non li assegno”. «Va fatto un distinguo per età», precisa Barresi. «Io insegno alle superiori e credo che, arrivati a questo punto del loro percorso, i ragazzi debbano lavorare sul proprio senso di responsabilità. Conoscono la loro preparazione, stia a loro regolarsi. Imporre i compiti non significa che chi ne ha bisogno li faccia; anzi, di solito li fa chi non ne ha bisogno. Li consiglio a casi specifici, ma avverto i genitori che non li assegno. Sono convinta che i ragazzi non siano registratori, non “si perdono tutto”, non vanno incisi di nuovo. E chi fa il suo lavoro, ha bisogno di riposo».

Giovanna Boglietti

BIELLA – Siamo ormai nel cuore delle feste, con Natale ormai passato e il Capodanno alle porte. Periodo di vacanza per gli studenti, anche i biellesi. O forse no? La domanda provocazione è ciò che resta di un dibattito che si è consumato, in questi giorni, su uno dei più frequentati social network. Ad accenderlo - scherza lei stessa - l’assessore all’Istruzione, Teresa Barresi (nella foto), che nella vita è docente di matematica all’Iis “E. Bona” di Biella. L’assessore ha, infatti, pubblicato sulla propria pagina Facebook un post, accompagnato da una breve riflessione, che in poco tempo ha coinvolto diverse persone in un “batti e ribatti” che sembra ripresentarsi d’attualità, ogni anno, in tempo di stop natalizio dell’attività didattica, nel Biellese come fuori.

Si tratta dei compiti delle vacanze. Quegli oneri un po’ doveri, che alunni e studenti si trovano a dover assolvere nel periodo delle feste, lontani dalla scuola ma non dai libri. Giusto o sbagliato riempire i ragazzi di esercizi, pagine da memorizzare, ripassi, in vista del rientro? Questo il succo del dibattito. Che l’assessore Barresi ha riassunto nel post, intitolato “Non date compiti per le vacanze di Natale” scritto dall’insegnante Isabella Milani, con un “Da sempre non li assegno”. «Va fatto un distinguo per età», precisa Barresi. «Io insegno alle superiori e credo che, arrivati a questo punto del loro percorso, i ragazzi debbano lavorare sul proprio senso di responsabilità. Conoscono la loro preparazione, stia a loro regolarsi. Imporre i compiti non significa che chi ne ha bisogno li faccia; anzi, di solito li fa chi non ne ha bisogno. Li consiglio a casi specifici, ma avverto i genitori che non li assegno. Sono convinta che i ragazzi non siano registratori, non “si perdono tutto”, non vanno incisi di nuovo. E chi fa il suo lavoro, ha bisogno di riposo».

Giovanna Boglietti

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