Non ce l'ha fatta Giorgio Falcetto. Morto il chirurgo biellese massacrato a colpi di accetta
L'annuncio dell'assessore Guido Bertolaso: "Un altro collega, un uomo buono appassionato del proprio lavoro, entusiasta di sentirsi utile per gli altri, paga con la vita questa sua dedizione"
In coma da ieri mattina alle 10, quando è stato massacrato da uno squilibrato a colpi di accetta che gli hanno sfondato il cranio, è morto questa sera - a circa 36 ore dall'aggressione, il dottor Giorgio Falcetto, chirurgo di Biella in forza al Policlinico di San Donato Milanese.
L'aggressore, un 62enne residente a Rozzano con precedenti penali, era stato fermato circa due ore dopo mentre cercava di risalire sulla sua Alfa Romeo 147, poco distante dalla sua casa di Rozzano, dove si era disfato dell'accetta nascosta nella cantina del palazzo.
Il messaggio dell'assessore regionale Guido Bertolaso
La conferma della morte di Giorgio Falcetto è arrivata anche attraverso un post di Guido Bertolaso, l'ex capo della protezione civile ora assessore al Welfare della Regione Lombardia: "Un altro collega, un uomo buono appassionato del proprio lavoro, entusiasta di sentirsi utile per gli altri, paga con la vita questa sua dedizione. Difficile credere che si sia trattato di un episodio improvviso, di una banale lite, più logico abbinare il suo lavoro al gesto di uno squilibrato che in lui ha riconosciuto quel rappresentante della classe medica che avrebbe cercato di curarlo tempo prima. Quando finirà questa violenza? Quando il nostro personale sanitario potrà finalmente dare il meglio di se stesso senza patemi d'animo e timori addirittura per la propria incolumità? Grazie Giorgio, sei un esempio e non getteremo il tuo sacrificio nel dimenticatoio".
Le ragioni di un'aggressione sensa senso
Un'aggressione senza senso. Una banale lite per un parcheggio, degenerata sino al punto in cui un chirurgo di 76anni, Giorgio Falcetto, biellese d'origine, ex primario a Biella ed ex consigliere comunale con la Lega Nord nel 2009, è stato colpito alla testa con un'accetta. I testimoni hanno riferito che in seguito al litigio il suo aggressore ha preso dall'auto l'accetta, ha gettato a terra il medico, gli si è messo a cavalcioni e ha cominciato a colpirlo con violenza inaudita sulla testa.
Fermato l'aggressore
In seguito alla lite l'aggressore (poi identificato come un italiano con precedenti penali) di 62 anni, è risalito in auto e si è dato alla fuga prima di poter essere fermato. E' stato però rintracciato grazie al numero di targa dell'auto, che alcuni testimoni sono riusciti ad annotare. Ora l'iniziale arresto con l'accusa di lesioni personali gravissime si trasformerà in quella più grave di omicidio
L'ingresso del Policlinico di San Donato Milanese teatro dell'aggressione
Sullo sfondo l'auto bocciata del dottor Falcetto