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Nicoletta Favero sulle primarie del PD

«Stefano Bonaccini è il personaggio che incarna in sé l’avversione ai giochi di palazzo e il sano pragmatismo di un amministratore capace e io ho fiducia in lui».

Nicoletta Favero sulle primarie del PD
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«Del Congresso del Partito Democratico nelle ultime settimane si è parlato molto e molto se ne è scritto» inizia l'ex senatrice biellese Nicoletta Favero. «Ora che abbiamo passato la fase interna del confronto - riprende - saranno gli elettori, non necessariamente gli iscritti, a esprimersi su chi sarà il prossimo segretario del Partito, mi preme dare qualche chiarimento, piuttosto che contribuire al rumore di fondo».

«Il voto popolare, un procedimento necessario della democrazia»

«Intanto - continua Favero- ho l’urgenza di chiarire che, al di là di ogni facile e sterile polemica, il momento in cui un partito sceglie la propria guida per l’immediato futuro è la cartina tornasole del suo processo democratico interno. Per questo il Partito Democratico si rivolge anche ai non iscritti e chiede loro di esprimersi in merito, nella più trasparente delle consultazioni possibili: il voto popolare. E per questo è importante che elettori e simpatizzanti si esprimano. Per condividere maggiormente questo processo credo sia anche importante dichiarare, almeno da parte mia, un’intenzione di voto e raccontarne brevemente i motivi. L’Energia Popolare di Stefano Bonaccini è quella che ha rinnovato il mio entusiasmo dopo le ultime vicende elettorali del Pd, da cui l’indicazione di un cambio di rotta è uscita ben chiara dopo la delusione delle aspettative».

«Al PD servono energia ed entusiasmo»

« La storia politica del Presidente dell’Emila-Romagna - afferma Favero- ma soprattutto la sua storia amministrativa, è la scossa necessaria per ridare energia ed entusiasmo a un progetto politico che si pone al centro dell’alternativa democratica a questo governo di destra. Una nuova agenda politica e una rinnovata classe dirigente sono gli strumenti per fare in modo che il Partito Democratico possa agire un’opposizione forte e rigorosa, seria e costruttiva, e possa poi tornare a governare senza scorciatoie, proprio sull’onda di un consenso popolare. Con alleanze chiare e chiare indicazioni di programma: attenzione ai diritti fondamentali, parità salariale, potenziamento scolastico e formativo, investimenti su previdenza e assistenza sanitaria».

La partecipazione al voto: un «disperato bisogno»

«Stefano Bonaccini - conclude l'ex senatrice biellese - è il personaggio che incarna in sé l’avversione ai giochi di palazzo e il sano pragmatismo di un amministratore capace, e io ho fiducia in lui. Auguro quindi buon voto a chiunque abbia intenzione di esprimersi, che di partecipazione c’è un “disperato” bisogno».

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