VIVERONE - La mobilitazione dei paesi intorno e vicino al lago, tra cui Viverone e Cavaglià, ha dato esito positivo: il progetto di costruzione di una discarica di amianto ad Alice Castello è stato bocciato. Il responso è arrivato nei giorni scorsi dalla Conferenza dei servizi riunitasi in Provincia a Vercelli: no deciso alla proposta della ditta Oikos Ecologia srl, che aveva chiesto di realizzare una “tomba” per 127mila metri cubi di cemento amianto in zona Trompetto ad Alice Castello, nei boschi che vanno verso la Polveriera e Viverone. Secondo le previsioni, la discarica avrebbe dovuto occupare una cava di ghiaia dismessa profonda 11 metri.
La notizia dello stop al progetto, contro il quale da tempo era in atto una mobilitazione di tutto il territorio, è stata data dal sindaco di Alice Castello, Luigi Bondonno, attraverso la pagina Facebook del Comune: «La nostra posizione è stata fin dall'inizio negativa - ha spiegato il primo cittadino -. Si è iniziato un percorso di opposizione a questo tipo di impianti con il diniego alla proposta Valchiesa, è opportuno non creare eccezioni qualunque sia il tipo di rifiuto. Con oggi il percorso si è chiuso».
«Forte determinazione rivolta alla salvaguardia dell'ambiente, del territorio, di una zona di circa 30mila abitanti da rispettare». Sono le parole con cui il sindaco di Borgo D’Ale, Pier Mauro Andorno, ha commentato su Facebook la notizia, ripreso dalla pagina del Movimento Valledora: «Oggi - scrive - la Provincia di Vercelli, lungimirante, con attenzione e competenza, unita ai suoi Sindaci compatti di Alice Castello, Borgo d'Ale, Santhià, Tronzano e con la importante collaborazione dei sindaci di Cavaglià e Viverone, ha detto no al progetto. Questi nostri territori hanno già dato tanto e fin troppo: è ora di cambiare genere e percorrere la strada incontro alle vere eccellenze che questa zona ha di sue proprie e può valorizzare, per il benessere delle sue genti».
V.B.