Neonato morto in casa: "Eseguite le procedure di un parto a domicilio"

L'Asl di Vercelli ha emesso un comunicato su richiesta di un legale delle parti in causa.

Neonato morto in casa: "Eseguite le procedure di un parto a domicilio"
Pubblicato:

Neonato morto in casa: "Eseguite le procedure di un parto a domicilio".

Comunicato

L'Asl di Vercelli ha emesso un comunicato per spiegare le procedure eseguite in relazione alla triste vicenda che ha visto la morte di un neonato in Valsessera. Ecco il comunicato: “Su richiesta del legale di una delle parti coinvolte nella vicenda relativa ad una recente morte neonatale avvenuta l’8 agosto scorso, l’Asl di Vercelli – per una corretta informazione – precisa quanto segue: da un approfondimento sulla documentazione, presente all’interno del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Borgosesia e presso gli uffici del Distretto di Borgosesia, risulta che fossero state eseguite tutte le procedure in merito allo svolgimento del parto a domicilio, così come previsto dalla normativa regionale vigente in materia”.

Tutto corretto

La mamma voleva quindi partorire in casa e aveva seguito le procedure previste dalla normativa. Ma qualcosa è andato purtroppo storto e il piccino non ce l'ha fatta.
In un primo momento, l'azienda sanitaria vercellese aveva spiegato in un altro comunicato che la donna era attesa all'ospedale di Borgosesia per il parto ma non si era mai presentata.

L'inchiesta

La Procura della Repubblica di Vercelli ha intanto aperto un'inchiesta. L'ipotesi di reato - per ora contro ignoti - è di omicidio colposo. Delle indagini se ne stanno occupando i carabinieri del comando provinciale di Biella, coordinate dal sostituto procuratore Mariagiovanna Compare. Si tratta di un atto dovuto per chiarire come si sono svolti i fatti e per capire se ci sono o meno delle responsabilità oppure il piccino è morto per una fatalità.

TORNA ALLA HOME PER LEGGERE LE ALTRE NOTIZIE

CLICCA SULLA PAGINA FACEBOOK DI ECO

Seguici sui nostri canali