Nei centri d'accoglienza si fa largo uso di droga

Nei centri d'accoglienza si fa largo uso di droga
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«Abbiamo avuto notizia che i richiedenti asilo arrotondino il pocket money (due euro e 50 al giorno, ndr) spacciando droga e che in alcuni centri di accoglienza della provincia si faccia largo consumo di sostanze stupefacenti...» Le dichiarazioni hanno del clamoroso. Non sono state pronunciate da uno qualunque, ma dalla massima autorità provinciale di Pubblica sicurezza, il questore Salvatore Perrone (al centro nella foto tra il sindaco Cavicchioli e l'assessore Gaido), nel corso dell’audizione di ieri sera in Consiglio comunale a Biella. Il questore ha parlato di sicurezza, di calo dei reati, del rimanere comunque in guardia e dei tanti servizi in programma per far fronte alla microcriminalità che continua a infastidire ogni giorno i cittadini. Ha parlato di possibile interessamento della criminalità organizzata per un territorio ricco nonostante la crisi. Ma è alla domanda del consigliere della Lega Nord, Giacomo Moscarola (ha chiesto che relazione c’era tra la presenza massiccia di richiedenti asilo e l’aumento di alcuni reati quali lo spaccio della droga), che il questore Perrone ha voluto puntualizzare una situazione che lascia quantomeno perplessi: in alcuni centri d’accoglienza si farebbe largo uso di droga e ci sarebbero dei profughi, in attesa dell’approvazione della domanda di asilo, che per arrotondare arriverebbero addirittura a spacciare.

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«Abbiamo avuto notizia che i richiedenti asilo arrotondino il pocket money (due euro e 50 al giorno, ndr) spacciando droga e che in alcuni centri di accoglienza della provincia si faccia largo consumo di sostanze stupefacenti...» Le dichiarazioni hanno del clamoroso. Non sono state pronunciate da uno qualunque, ma dalla massima autorità provinciale di Pubblica sicurezza, il questore Salvatore Perrone (al centro nella foto tra il sindaco Cavicchioli e l'assessore Gaido), nel corso dell’audizione di ieri sera in Consiglio comunale a Biella. Il questore ha parlato di sicurezza, di calo dei reati, del rimanere comunque in guardia e dei tanti servizi in programma per far fronte alla microcriminalità che continua a infastidire ogni giorno i cittadini. Ha parlato di possibile interessamento della criminalità organizzata per un territorio ricco nonostante la crisi. Ma è alla domanda del consigliere della Lega Nord, Giacomo Moscarola (ha chiesto che relazione c’era tra la presenza massiccia di richiedenti asilo e l’aumento di alcuni reati quali lo spaccio della droga), che il questore Perrone ha voluto puntualizzare una situazione che lascia quantomeno perplessi: in alcuni centri d’accoglienza si farebbe largo uso di droga e ci sarebbero dei profughi, in attesa dell’approvazione della domanda di asilo, che per arrotondare arriverebbero addirittura a spacciare.

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