I funerali di Nazzareno e Daniela: «Insieme ieri, oggi, eternamente»
I funerali saranno celebrati giovedì 10 ottobre nella chiesa parrocchiale di Gaglianico.
«Insieme ieri, insieme oggi, insieme eternamente». Così i famigliari di Nazzareno Decataldo e Daniela Crescenzio annunciano la morte dei propri cari, mancati in Slovenia dopo l'incidente di sabato scorso mentre erano in vacanza. Nazzareno, 55 anni, lascia la mamma Carla e il papà Edoardo, il fratello Francesco con Sabrina e il figlio Emanuele, la sorella Katia con i figli Alessio e Sara, il fratello Luca con la moglie Silvia. Daniela, 67 anni, lascia il figlio Fabio con la compagna Ilaria, le sorelle Renza con il marito Angelo e figli Tiziana, Terence e Susi, Antonella con il marito Luca e la figlia Erica.
Le esequie di Nazzareno e Daniela
I funerali dei due cittadini originari di Gaglianico saranno celebrati giovedì 10 ottobre: giungeranno alle ore 15 nella parrocchia di San Pietro a Gaglianico, dove alle 15.30 sarà recitato il santo rosario e alle 16 si terranno i funerali. Successivamente saranno accompagnati al tempio crematorio.
Le difficoltà per il rimpatrio delle salme
Per giorni non si è saputo quando i corpi dei due biellesi sarebbero stati rimpatriati per le esequie. Per tutto questo tempo si sarebbero trovati nell’obitorio dell’ospedale di Isola d’Istria oppure a Lubiana o a Marburgo, dove le autorità slovene potrebbero aver deciso di far svolgere le autopsie dagli esperti prima di rilasciare il nullaosta per il rimpatrio.
Il racconto di una testimone dell'incidente
«Si sentivano continuamente le sirene dei soccorsi andare e venire a grande velocità - ha commentato una testimone slovena contattata da Eco di Biella, ancora scossa dopo diversi giorni dall’incidente - la Croce rossa, e poi i giudici per i rilievi. Domenica c’erano ancora i segni dell’incendio e i pezzi di lamiere dappertutto. Nello stesso punto - ha ricordato poi - tre mesi fa è successa la stessa cosa a un turista austriaco di 50 anni: qui la strada è piena di curve e chi guida tende a tagliarle e a sorpassare nonostante sia proibito»