Muore a 51 anni sulla panchina dei giardini

Muore a 51 anni sulla panchina dei giardini
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PRALUNGO -  E’ morto sulla panchina dove si era seduto, stroncato da un malore fulminante. Lo ha trovato così un passante che ha subito chiesto aiuto ai carabinieri e fatto intervenire un’ambulanza. Ma per Michele Nigro, 51 anni, di Andorno Micca, non c’era purtroppo più niente da fare: lo staff medico del “118” ha cercato in tutti i modi di rianimarlo, ma inutilmente. La tragedia è avvenuta intorno alle 20 di sabato sera a Pralungo, ai giardini Alpini d’Italia. Nessuno avrebbe visto l’uomo sentirsi male. Solo quando si è accasciato sulla panchina, ucciso dal malore, è stato notato dal passante. Ma è stato tutto inutile. I carabinieri hanno informato del decesso il sindaco di Andorno, Davide Crovella, chiedendogli se conoscesse parenti della vittima e il primo cittadino ha indicato loro il fratello Vincenzo. Dopo che il medico legale ha effettuato l’esame della salma e ha stabilito le cause della morte, il magistrato di turno ha subito concesso il nullaosta ai familiari che potranno così predisporre il funerale. Il recupero della salma è stato effettuato dall’impresa funebre Ravetti. La vittima, conosciuta, a volta un po’ schiva e riservata, lascia nel dolore anche una sorella che abita a Foggia.

PRALUNGO -  E’ morto sulla panchina dove si era seduto, stroncato da un malore fulminante. Lo ha trovato così un passante che ha subito chiesto aiuto ai carabinieri e fatto intervenire un’ambulanza. Ma per Michele Nigro, 51 anni, di Andorno Micca, non c’era purtroppo più niente da fare: lo staff medico del “118” ha cercato in tutti i modi di rianimarlo, ma inutilmente. La tragedia è avvenuta intorno alle 20 di sabato sera a Pralungo, ai giardini Alpini d’Italia. Nessuno avrebbe visto l’uomo sentirsi male. Solo quando si è accasciato sulla panchina, ucciso dal malore, è stato notato dal passante. Ma è stato tutto inutile. I carabinieri hanno informato del decesso il sindaco di Andorno, Davide Crovella, chiedendogli se conoscesse parenti della vittima e il primo cittadino ha indicato loro il fratello Vincenzo. Dopo che il medico legale ha effettuato l’esame della salma e ha stabilito le cause della morte, il magistrato di turno ha subito concesso il nullaosta ai familiari che potranno così predisporre il funerale. Il recupero della salma è stato effettuato dall’impresa funebre Ravetti. La vittima, conosciuta, a volta un po’ schiva e riservata, lascia nel dolore anche una sorella che abita a Foggia.

 

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