Muore a 28 anni, in tanti per l’addio

Muore a 28 anni, in tanti per l’addio
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COSSATO - Non ci stava più nessuno, ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria Assunta, per l’ultimo saluto ad Alan Maicol Gianella, 28 anni, panettiere, originario di Cossato, che negli ultimi anni si era trasferito con la moglie in una tranquilla villetta a schiera di Benna. Ha lottato come un leone sino alla fine, ma purtroppo il tumore che lo aveva colpito due anni e mezzo fa ha avuto la meglio sulla sua tempra e sul suo sorriso che non lo abbandonava mai. Ieri non è bastata quella chiesa. E non poteva essere altrimenti. Alan aveva un esercito di amici. Non solo per la sua attività di panettiere oppure perché da sportivo aveva giocato a calcio in numerose compagini biellesi, dalla Libertas al Cossato passando dal Piatto, ma anche perché era un ragazzo stupendo, capace di farsi volere bene, in grado con il suo sorriso di trasmettere il suo animo puro.

Alan è morto tre notti fa a Torino. Era ricoverato all’ospedale Humanitas Gradenigo. Lavorava come panettiere sino a quando la terribile malattia glielo aveva permesso. Era sposato con Valentina Caneparo: formavano una coppia stupenda. Lei - giovane d’età, ma una gran donna - non lo ha mai lasciato solo sino all’ultimo, facendo proprio e condividendo col marito quel pesante fardello di sofferenze che non dovrebbe mai colpire un giovane di quell'età. La morte di Alan ha gettato nello sconforto tanti e tanti amici e conoscenti che non potevano che avere di lui un grandissimo ricordo. Oltre alla giovane moglie, Alan lascia nel dolore la mamma Iolanda, il papà Fabrizio, i fratelli Angelo e Amedeo, i nonni.

Attraverso Facebook, il fratello Angelo ha voluto trasmettere a tutti questo commovente messaggio: «Ciao caro Fratello, ieri è stato il giorno più triste della mia vita, un giorno nel quale le parole sono svanite per dar spazio ad una sorta di malinconia e ad un gran senso di vuoto. Tu sei sempre stato una persona solare, con una gran voglia di vivere, avevi un sorriso per tutti e nonostante la vita non ti si sia presentata fin da subito in discesa eri tu a dar coraggio agli altri quando affrontavano piccole salite e non solo... Ho sempre invidiato la tua serenità, la tua cordialità e il tuo coraggio di fronte a tutto questo, coraggio che io, a differenza tua, non ho mostrato quando, all’incirca con la tua età, ho avuto la fortuna di poter continuare nel percorso della vita... Ecco, ad oggi posso chiamarla fortuna e non posso far altro che ricordare il tuo sorriso ogni qual volta avrò il minimo dubbio di non farcela. Mi manchi Alan...».

V.Ca.

COSSATO - Non ci stava più nessuno, ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria Assunta, per l’ultimo saluto ad Alan Maicol Gianella, 28 anni, panettiere, originario di Cossato, che negli ultimi anni si era trasferito con la moglie in una tranquilla villetta a schiera di Benna. Ha lottato come un leone sino alla fine, ma purtroppo il tumore che lo aveva colpito due anni e mezzo fa ha avuto la meglio sulla sua tempra e sul suo sorriso che non lo abbandonava mai. Ieri non è bastata quella chiesa. E non poteva essere altrimenti. Alan aveva un esercito di amici. Non solo per la sua attività di panettiere oppure perché da sportivo aveva giocato a calcio in numerose compagini biellesi, dalla Libertas al Cossato passando dal Piatto, ma anche perché era un ragazzo stupendo, capace di farsi volere bene, in grado con il suo sorriso di trasmettere il suo animo puro.

Alan è morto tre notti fa a Torino. Era ricoverato all’ospedale Humanitas Gradenigo. Lavorava come panettiere sino a quando la terribile malattia glielo aveva permesso. Era sposato con Valentina Caneparo: formavano una coppia stupenda. Lei - giovane d’età, ma una gran donna - non lo ha mai lasciato solo sino all’ultimo, facendo proprio e condividendo col marito quel pesante fardello di sofferenze che non dovrebbe mai colpire un giovane di quell'età. La morte di Alan ha gettato nello sconforto tanti e tanti amici e conoscenti che non potevano che avere di lui un grandissimo ricordo. Oltre alla giovane moglie, Alan lascia nel dolore la mamma Iolanda, il papà Fabrizio, i fratelli Angelo e Amedeo, i nonni.

Attraverso Facebook, il fratello Angelo ha voluto trasmettere a tutti questo commovente messaggio: «Ciao caro Fratello, ieri è stato il giorno più triste della mia vita, un giorno nel quale le parole sono svanite per dar spazio ad una sorta di malinconia e ad un gran senso di vuoto. Tu sei sempre stato una persona solare, con una gran voglia di vivere, avevi un sorriso per tutti e nonostante la vita non ti si sia presentata fin da subito in discesa eri tu a dar coraggio agli altri quando affrontavano piccole salite e non solo... Ho sempre invidiato la tua serenità, la tua cordialità e il tuo coraggio di fronte a tutto questo, coraggio che io, a differenza tua, non ho mostrato quando, all’incirca con la tua età, ho avuto la fortuna di poter continuare nel percorso della vita... Ecco, ad oggi posso chiamarla fortuna e non posso far altro che ricordare il tuo sorriso ogni qual volta avrò il minimo dubbio di non farcela. Mi manchi Alan...».

V.Ca.

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