Morto Pino Scaccia, dolore anche nel Biellese che tanto frequentava
Lo storico inviato della Rai stroncato dal Covid. Stava lavorando a un nuovo libro con l'amica e coautrice, docente del Bona, Anna Raviglione.

Pino Scaccia, storico corrispondente della Rai, è morto per Covid poco dopo le 13 di oggi, mercoledì 28 ottobre 2020. Il giornalista, classe 1946, era ricoverato nella Capitale per Coronavirus. Lo piange anche il Biellese.
Scaccia e il Biellese
Numerosi gli avvenimenti da lui seguiti sul campo: la prima guerra del Golfo, il conflitto serbo croato, la disgregazione dell’ex Unione Sovietica e della ex Jugoslavia, la crisi in Afghanistan, oltre al complicato dopoguerra in Iraq, dove fu l’ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni, fino alla rivolta in Libia.
Non solo, Pino Scaccia è stato il primo reporter occidentale a entrare nella centrale di Chernobyl dopo il disastro, a scoprire per primo i resti di Che Guevara in Bolivia e a mostrare le immagini sino allora segrete dell'Area 51 nel deserto del Nevada.
Pino Scaccia ha vissuto e raccontato i più grandi eventi della storia. Quasi impossibile credere che a fermarlo sia stato il Covid-19.
Profondo dolore nel Biellese, che Scaccia frequentava molto negli ultimi anni: qui, vive e lavora la coautrice e amica Anna Raviglione, docente all'Iis "E. Bona" di Biella, con il quale Pino Scaccia ha firmato diversi libri e ne stava stendendo uno di prossima uscita (nella foto insieme a una recente presentazione).