Morto in culla a Strona, bloccati i funerali
L'addio al piccolo Samuel rinviato per eseguire l'autopsia dopo l'esposto della famiglia.
Bloccati i funerali di Samuel, il bimbo di cinque mesi morto in culla a Strona.
Era previsto per venerdì mattina, alle 10,30, il funerale del piccolo Samuel, il neonato di Strona mancato nei giorni scorsi per una sospetta morte in culla. Dopo l’esposto presentato in Procura dalla famiglia, però, la cerimonia è stata bloccata. Perché il corpo del neonato dovrà essere sottoposto ad autopsia per capire le reali cause della morte. Il piccolo, era stato infatti vaccinato poche ore prima di quella tragica notte in cui ha smesso di respirare. E i famigliari ci vogliono vedere chiaro, per capire quali siano state realmente le cause della morte.
Il messaggio su Facebook
A svelare un particolare che non era noto, subito dopo la morte del piccolo Samuel, è stata la nonna, Barbara Nardella, con un messaggio su Facebook che in poche ore ha scatenato un accesissimo dibattito, coinvolgendo molti “no vax” oltre a persone che, invece, credono nelle vaccinazioni. «Tutti i giornali hanno scritto morte in culla - si legge nel post - ma nessuno ha scritto che il mio adorato angelo aveva fatto il vaccino poche ore prima». Che la causa della morte sia dovuta proprio a questo è impossibile stabilirlo senza un’autopsia, anche se per molti utenti che hanno condiviso in tutta Italia lo scritto della nonna del piccolo Samuel non ci sono dubbi. E’ il fronte dei no vax che si batte per la libertà di scelta e che si è scagliato contro i vaccini. Solo l’autopsia potrà però stabilire la causa della morte del piccolo Samuel.
Ma perché definire Novax i genitori spaventati o le persone che vogliono semplicemente più chiarezza, più informazioni, più trasparenza riguardo ai vaccini che sono farmaci e in quanto tali hanno anche effetti collaterali. Si desidera solo una farmaco vigilanza attiva seria e continua su questi farmaci anche perché se sono obbligatori e ci facciamo noi società carico del costo di vendita e del risarcimento verso chi né rimanere danneggiato, vogliamo che sia' molto adeguatamente controllato che sia' veramente nel unico beneficio della comunità e non per mero profitto di chi li produce e commercializza senza nessuna responsabilità alcuna. Ecco nel rispetto di queste famiglie che perdono i loro piccoli per un obbligo assurdo in mancanza di epidemie spero con tutto il cuore che si arrivi alla verità e si cerca ANCHE di capire se il vaccino possa aver causato loro un dolore così incolmabile.