Morti per l'aviaria i due gabbiani di Viverone
Diagnosi sancita dalle prima analisi. Si aspetta la conferma dell'istituto nazionale. Primo allarme di un guardiapesca.
Sono stati uccisi dall’influenza aviaria i due gabbiani trovati morti uno sulle rive del Lago di Viverone, il secondo lungo la statale in territorio di Roppolo. La conferma ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie - sede di Padova, che è il centro di riferimento nazionale per l’influenza aviara, a cui competono gli esami di approfondimento per la diagnosi. Come ha spiegato in un comunicato Luca Sala - Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASLBI - «ad una prima analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Torino, i due gabbiani erano risultati positivi per influenza aviaria e il materiale biologico, come da protocollo, era stato inoltrato all’Izs di Padova».
A basso rischio
C’è subito da precisare, per evitare un dannoso allarmismo generalizzato, che il rischio di contagio per l'uomo risulterebbe estremamente basso, anche se il virus, in realtà, potrebbe colpire cani e gatti.
L'allarme del sindaco
Il primo a diramare la notizia è stato il sindaco di Viverone, Renzo Carisio, a sua volta informato dall’Asl di Biella. Sono stati quindi resi noti i comportamenti da tenere da parte di chi dovesse imbattersi in carcasse o gabbiani moribondi: «Devono essere maneggiati con i guanti e poi infilati in un doppio sacco di plastica - spiega il sindaco -. E’ quindi necessario informare i veterinari dell’Asl (ai numeri 328/5304777-780, ndr) -. Nel caso si fosse sprovvisti di guanti e sacchetti, è necessario contattare il comune al numero 0161987021. Verrà subito inviato un cantoniere a recuperare gli animali».
L'intuizione del guardiapesca
Il primo a trovare la carcassa del gabbiano sul lungo lago, in frazione Comuna, è stato Sergio Caselli, gran conoscitore del Lago di Viverone, nonché guardia ittica ambientale per conto della Fipsas (Federazione pesca sportiva e attività subacquea) di Biella: