Il caso

Morte del medico Girardi, la famiglia fa ricorso

Contro la decisione della Procura di archiviare il caso per i soccorsi lenti. Il legale dei familiari: "Perché non è stato usato l'elicottero più veloce?"

Morte del medico Girardi, la famiglia fa ricorso
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I familiari del medico di Valdilana Raffaele Girardi, 63 anni, morto nel novembre scorso dopo essere stato colpito da un malore mentre stava visitando i suoi pazienti, Si sono rivolti all’avvocato Ugo Fogliano che ha presentato a loro nome le sue opposizioni all'archiviazione del caso chiesta dalla Procura. Nel documento sono stati indicati alcuni temi di indagine, che secondo Fogliano non sarebbero stati sufficientemente esaminati.

Le perplessità della famiglia

E l’elicottero? Sono due, in linea di massima, le perplessità della famiglia, a partire dalla decisione presa dai soccorsi di non far intervenire l'elicottero del 118 perché la giornata era segnata dalla pioggia. «Nel provvedimento di archiviazione è specificato che l'autorità giudiziaria non può contestare l'operato della pubblica amministrazione – spiega il legale -, non siamo d'accordo».

Problemi anche in ambulanza

L'altro punto, sempre riguardante i soccorsi, è riferito al viaggio compiuto da Girardi in ambulanza verso l'ospedale, accompagnato in quel caso dal figlio, secondo il quale nel primo tratto non sarebbe stata usata la sirena, che avrebbe consentito di procedere più velocemente, né il traffico molto intenso sarebbe stato affrontato con la dovuta decisione. «La famiglia del dottor Girardi – precisa Fogliano – è intenzionata ad accettare ogni tipo di giudizio riguardo a quanto segnalato, a condizione però che il caso finisca davanti a un giudice». Girardi era stato inizialmente rianimato grazie al defibrillatore messo a disposizione da un'azienda di Pratrivero, mentre la morte era avvenuta dopo qualche giorno di ricovero nell'ospedale di Ponderano, dove il medico era arrivato in condizioni disperate.

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