Molesta una sedicenne: denunciato
«Sono Luigi. Amore...». Importunava una ragazza di 16 anni che ha però trovato il coraggio di confidarsi con la madre, di raccontare quello che uno sconosciuto, che si era peraltro presentato con un nome di fantasia, le stava facendo. Il molestatore, 69 anni, biellese, di cui la polizia ha fornito le solo iniziali G.M., è stato così rintracciato dagli agenti in camice bianco della Polposta e denunciato. Il consiglio per i giovani che giunge dalla Questura, appare doveroso: «Si rammenta - scrive il portavoce, commissario capo Franceschina De Dominicis - che il mondo dei social molto spesso nasconde trappole e inganni e che bisogna sempre denunciare questi episodi con forza e coraggio».
«Sono Luigi. Amore...». Importunava una ragazza di 16 anni che ha però trovato il coraggio di confidarsi con la madre, di raccontare quello che uno sconosciuto, che si era peraltro presentato con un nome di fantasia, le stava facendo. Il molestatore, 69 anni, biellese, di cui la polizia ha fornito le solo iniziali G.M., è stato così rintracciato dagli agenti in camice bianco della Polposta e denunciato. Il consiglio per i giovani che giunge dalla Questura, appare doveroso: «Si rammenta - scrive il portavoce, commissario capo Franceschina De Dominicis - che il mondo dei social molto spesso nasconde trappole e inganni e che bisogna sempre denunciare questi episodi con forza e coraggio».
Alla fine di settembre, la ragazza ha cominciato a ricevere numerose telefonate, prima da un numero privato, non identificabile, in seguito da un numero visibile. la voce era sempre la stessa, di un uomo che chiedeva informazioni personali alla ragazza, della sua vita privata, delle sue esperienze sessuali e dei suoi amici. Lei non ha mai corrisposto le avance del molestatore, al punto che ogni telefonata veniva subito interrotta. L’uomo non ha comunque desistito: le chiamate sono proseguite, insistenti, nell’arco della giornata. Fino a quando, esasperata, l’adolescente ha deciso di chiedere aiuto alla mamma. Lo sconosciuto non si è fermato neppure quanto ad una delle sue innumerevoli chiamate ha risposto proprio la madre che gli ha intimato di interrompere immediatamente le comunicazioni con la figlia altrimenti lo avrebbe denunciato. Nonostante il chiaro avvertimento, le telefonate sono però proseguite. Mamma e figlia si sono così presentate in Questura e hanno raccontato ogni cosa, trasmettendo l’angoscia che quell’uomo aveva provocato in entrambe. In breve, il presunto molestatore è stato così identificato e denunciato.
V.Ca.