Il racconto: "Mio marito mi picchiava con calci, schiaffi e pugni"
Marito violento condannato l’altro giorno a due anni e nove mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia.

"Mio marito mi picchiava con calci, schiaffi e pugni". Marito violento condannato l’altro giorno a due anni e nove mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia.
"Mio marito mi picchiava"
Era accusato dei essersi comportato come un vero e proprio padre-padrone, d’aver utilizzato metodi violenti e autoritari con moglie e figli, «cagionando loro - recita il capo d’imputazione - penose e intollerabili condizioni di vita». I primi casi risalirebbero al 2001 e sarebbero proseguiti sino al 2014 quando, ormai esasperati, madre e figli si erano presentati in Questura e avevano fatto denuncia contro quel capo famiglia despota. Nella denuncia, la moglie ricorda così gli episodi di violenza. «Nel corso degli anni, mio marito mi ha spesso mortificata con insulti tipo puttana, stronza, cretina, non capisci niente. Quando mi picchiava, lo faceva con calci, schiaffi e pugni. Mi colpiva a caso, spesso causandomi dei lividi. Spesso, inoltre, mi lanciava contro tutto ciò che gli capitava in mano...».
L’imputato, Giuseppe C., 57 anni, residente a Biella (difeso d’ufficio dall’avvocato Elena Cavallo), peraltro già finito nei guai in passato sempre per lo stesso reato, è stato condannato l’altro giorno a due anni e nove mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia, nove mesi in più rispetto a quanto richiesto al termine di una dettagliata requisitoria dal pubblico ministero Laura Bellini.
Leggi l'articolo completo su Eco di Biella in edicola oggi, giovedì 19 novembre
Torna alla home per leggere tutte le notizie