Milanese apre bar a Valle Mosso

Merito di Jacopo Bazzani, ex rappresentante, in valle per amore della sua Stefania.

Milanese apre bar a Valle Mosso
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Milanese apre bar a Valle Mosso.

Da Milano per aprire un bar a Valle Mosso. E' la storia di Jacopo Bazzani, ex agente di commercio del capoluogo lombardo, che, per amore, si è trasferito nel Biellese.
Ora vive a Strona e gestisce l' “Old Station”, il caffè ristorante aperto pochi mesi fa a Valle Mosso, a due passi dal Conad e dalla vecchia stazione degli autobus.

Chi è

Cinquant'anni, ne compirà 51 a giugno, Jacopo Bazzani gestisce l' “Old Station” insieme alla moglie Stefania.
Per lei si è trasferito nel Biellese e ha cambiato vita: «Ci siamo conosciuti trent'anni fa – racconta – quando lavoravo alla discoteca "Le Cave" di Vintebbio. Ai tempi facevo il rappresentante.
Nel 1996 ci siamo sposati e, per oltre un decennio, io ho fatto il pendolare dal Biellese a Milano, poi, cinque anni fa, ho detto: “Basta, fermiamoci qui perché rischiamo di consumarci per strada”.
I due hanno prima preso in gestione il centro sportivo “Sport village” di Pianezze, a Camandona, poi sono passati all' “Old Station” di Valle Mosso. «Avevamo già in mente questo progetto, è venuta fuori l'occasione di questo locale».

Lo stabile che ospita l' “Old Station” è quello che nei primi anni 2000 ospitava il Bar della stazione: «Il palazzo – racconta Bazzani – era vecchio e fatiscente ed è stato ricostruito.
E' di proprietà di una finanziaria: sapendo che affittavano i locali, li abbiamo contattati e, dopo qualche giorno di trattativa, abbiamo trovato l'accordo».
L' “Old Station” è un locale tutto nuovo, moderno: «E' mia moglie Stefania che si è occupata dell'allestimento – racconta ancora Bazzani – si è ispirata agli alberghi del Trentino».
Aperto da dicembre 2018, il locale sta riscuotendo successo: «Stiamo avendo un buon riscontro – racconta il titolare – aprendo alle 6 di mattina molti vengono a fare colazione. Proponiamo anche pranzi con menù del giorno o alla carta, tutto cucinato rigorosamente da noi, e di sera organizziamo aperitivi e qualche evento. Siamo contenti...».

Il defibrillatore

All'interno , accanto alla cassa, è presente anche un defibrillatore: «Lo abbiamo portato da Pianezze – spiega Bazzani – là lo avevamo perché per le società sportive è obbligatorio».
Fino ad oggi i coniugi Bazzani hanno avuto la fortuna di non doverlo mai utilizzare: «Menomale – conclude Jacopo Bazzani – in ogni caso lo sappiamo usare entrambi.
Sia io sia mia moglie abbiamo frequentato il corso, io poi ne ho seguito uno aggiuntivo qui Biella, in Croce Rossa».

Shama Ciocchetti

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