Migranti, sopralluogo in villa abbandonata in viale Macallé

Migranti, sopralluogo in villa abbandonata in viale Macallé
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BIELLA - Lega Nord torna all’attacco sulla vicenda della sede dell’ex polizia stradale di viale Macallé, ora adibita a centro di accoglienza per i migranti. E lo fa con una lettera inviata al Comune di Biella in cui si legge: «L’edificio di viale Macallè realizzato con destinazione urbanistica “Uffici”  non sembra idoneo ad essere adibito a centro di accoglienza. Secondo il decreto legislativo 142 del 2015, i centri di accoglienza anche provvisori, devono soddisfare i criteri tra i quali, il rispetto della sfera privata, la salute fisica, la sicurezza e la protezione dei richiedenti. Le relative norme, anche per le strutture provvisorie, sembra fare riferimento ad alberghi, dormitori, o case di abitazione. La struttura di un edificio per uffici è, invece, completamente diversa da tali tipologie edilizia. Basta pensare che per la superficie di alberghi di solito si calcola 20 metri quadrati per ogni letto, invece dei 4 per addetto previsti per gli uffici, e si prevedono spazi e locali di servizio, cucine e bagni, nonché condizioni di igiene per le camere molto diversi e in standard di quantità e qualità molto superiore rispetto agli edifici per uffici. Il cambio di destinazione d’uso richiesto non si presenta pertanto solo come una semplice pratica burocratica ma anche come una necessità di adattamento dell’edificio per uffici ad un edificio che possa corrispondere ai canoni delle strutture alberghiere». Nel frattempo, venerdì mattina sono stati effettuati i controlli da parte dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco all'ex hotel Coggiola di via Cottolengo e in una villa disabitata di viale Macallè. «L'ennesima conferma - sottolineano Michele Mosca e Giacomo Moscarola del Carroccio - che taluni biellesi sono complici di questo business affittando i loro immobili, vuoti da tempo, a cooperative senza scrupoli. Adesso in viale Macallè, quasi uno di fronte all'altro ci saranno due centri di accoglienza che ospiteranno complessivamente più di 60 migranti. Ci auguriamo che non sorgano problemi di ordine pubblico e le cooperative riescano a mantenere una situazione di ordine pubblico per garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini che risiedono in zona».E.P.

BIELLA - Lega Nord torna all’attacco sulla vicenda della sede dell’ex polizia stradale di viale Macallé, ora adibita a centro di accoglienza per i migranti. E lo fa con una lettera inviata al Comune di Biella in cui si legge: «L’edificio di viale Macallè realizzato con destinazione urbanistica “Uffici”  non sembra idoneo ad essere adibito a centro di accoglienza. Secondo il decreto legislativo 142 del 2015, i centri di accoglienza anche provvisori, devono soddisfare i criteri tra i quali, il rispetto della sfera privata, la salute fisica, la sicurezza e la protezione dei richiedenti. Le relative norme, anche per le strutture provvisorie, sembra fare riferimento ad alberghi, dormitori, o case di abitazione. La struttura di un edificio per uffici è, invece, completamente diversa da tali tipologie edilizia. Basta pensare che per la superficie di alberghi di solito si calcola 20 metri quadrati per ogni letto, invece dei 4 per addetto previsti per gli uffici, e si prevedono spazi e locali di servizio, cucine e bagni, nonché condizioni di igiene per le camere molto diversi e in standard di quantità e qualità molto superiore rispetto agli edifici per uffici. Il cambio di destinazione d’uso richiesto non si presenta pertanto solo come una semplice pratica burocratica ma anche come una necessità di adattamento dell’edificio per uffici ad un edificio che possa corrispondere ai canoni delle strutture alberghiere». Nel frattempo, venerdì mattina sono stati effettuati i controlli da parte dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco all'ex hotel Coggiola di via Cottolengo e in una villa disabitata di viale Macallè. «L'ennesima conferma - sottolineano Michele Mosca e Giacomo Moscarola del Carroccio - che taluni biellesi sono complici di questo business affittando i loro immobili, vuoti da tempo, a cooperative senza scrupoli. Adesso in viale Macallè, quasi uno di fronte all'altro ci saranno due centri di accoglienza che ospiteranno complessivamente più di 60 migranti. Ci auguriamo che non sorgano problemi di ordine pubblico e le cooperative riescano a mantenere una situazione di ordine pubblico per garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini che risiedono in zona».E.P.

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