Migranti nell’ex scuola di Chiavazza fino a dicembre
BIELLA - L’ex scuola di via Coda resterà una delle sedi dell'accoglienza dei richiedenti asilo in provincia fino al 31 dicembre. La giunta ha approvato lunedì scorso una nuova concessione alla Prefettura dello stabile di Chiavazza, diventato la casa provvisoria di circa cinquanta rifugiati da quest'estate. Ma non si tratta di una vera e propria proroga, in quanto sono cambiati i termini dell’intesa: l'accordo prevede che da oggi, 1 ottobre a palazzo Oropa sia versato un affitto pari a 2500 euro mensili per l'uso dello stabile, che sarà adeguato a spese della cooperativa che lo gestisce per conto della Prefettura per essere più adatto ai mesi invernali. In particolare le docce da campo allestite in cortile (la scuola ne è priva) saranno sostituite da un box doccia riscaldato.
«La situazione dell'accoglienza dei profughi in provincia resta difficile - spiega il sindaco Marco Cavicchioli -. Abbiamo accolto anche questa volta con senso di responsabilità istituzionale la richiesta della Prefettura, ferma restando la necessità di affrontare il problema in modo più strutturale e non “tamponando” le emergenze del momento».
BIELLA - L’ex scuola di via Coda resterà una delle sedi dell'accoglienza dei richiedenti asilo in provincia fino al 31 dicembre. La giunta ha approvato lunedì scorso una nuova concessione alla Prefettura dello stabile di Chiavazza, diventato la casa provvisoria di circa cinquanta rifugiati da quest'estate. Ma non si tratta di una vera e propria proroga, in quanto sono cambiati i termini dell’intesa: l'accordo prevede che da oggi, 1 ottobre a palazzo Oropa sia versato un affitto pari a 2500 euro mensili per l'uso dello stabile, che sarà adeguato a spese della cooperativa che lo gestisce per conto della Prefettura per essere più adatto ai mesi invernali. In particolare le docce da campo allestite in cortile (la scuola ne è priva) saranno sostituite da un box doccia riscaldato.
«La situazione dell'accoglienza dei profughi in provincia resta difficile - spiega il sindaco Marco Cavicchioli -. Abbiamo accolto anche questa volta con senso di responsabilità istituzionale la richiesta della Prefettura, ferma restando la necessità di affrontare il problema in modo più strutturale e non “tamponando” le emergenze del momento».