Migranti a Chiavazza fino a marzo

BIELLA - La giunta Cavicchioli ha prorogato per altri tre mesi, fino al 31 marzo 2016, la concessione dell’ex scuola di via Coda a Chiavazza alla Prefettura, che dalla scorsa primavera ha utilizzato l’edificio come centro di accoglienza per i richiedenti asilo assegnati dal ministero degli Interni alla provincia di Biella. Il rinnovo è alle medesime condizioni dell’ultimo patto siglato a settembre: l’associazione incaricata dalla Prefettura di gestire il centro (in questo caso il consorzio Il Filo da Tessere) continuerà a versare ogni mese al Comune un canone di affitto di 2500 euro, oltre a occuparsi delle spese per utenze e riscaldamento. L’ex scuola di via Coda era stata concessa per la prima volta a maggio, in un
momento in cui le istituzioni erano state chiamate a trovare spazi che la Prefettura non aveva più, nonostante proseguissero gli arrivi dei richiedenti asilo. Il Comune di Biella, unico in provincia, ha aperto prima le porte dello stabile chiavazzese e poi, in autunno, quelle dell’ex sede dell’Atap, trasformata da rifugio d’emergenza per i migranti pakistani arrivati in città a sistemazione organizzata, affidata al Consorzio Iris.
Intanto prosegue, proprio a Chiavazza, l’iter per consentire agli ospiti di via Coda di rendersi utili svolgendo lavoro volontario. «Insieme agli operatori del consorzio Il Filo da Tessere abbiamo incontrato le associazioni del quartiere» spiega l’assessore alle politiche sociali
Francesca Salivotti «che si sono subito rese disponibili per aiutarci a individuare le attività di cui i richiedenti asilo possono occuparsi. Il prossimo passo sarà formalizzare la nascita di un’associazione, seguita da Il Filo da Tessere, che farà da tramite tra i volontari e i “committenti” dei piccoli lavori».
BIELLA - La giunta Cavicchioli ha prorogato per altri tre mesi, fino al 31 marzo 2016, la concessione dell’ex scuola di via Coda a Chiavazza alla Prefettura, che dalla scorsa primavera ha utilizzato l’edificio come centro di accoglienza per i richiedenti asilo assegnati dal ministero degli Interni alla provincia di Biella. Il rinnovo è alle medesime condizioni dell’ultimo patto siglato a settembre: l’associazione incaricata dalla Prefettura di gestire il centro (in questo caso il consorzio Il Filo da Tessere) continuerà a versare ogni mese al Comune un canone di affitto di 2500 euro, oltre a occuparsi delle spese per utenze e riscaldamento. L’ex scuola di via Coda era stata concessa per la prima volta a maggio, in un
momento in cui le istituzioni erano state chiamate a trovare spazi che la Prefettura non aveva più, nonostante proseguissero gli arrivi dei richiedenti asilo. Il Comune di Biella, unico in provincia, ha aperto prima le porte dello stabile chiavazzese e poi, in autunno, quelle dell’ex sede dell’Atap, trasformata da rifugio d’emergenza per i migranti pakistani arrivati in città a sistemazione organizzata, affidata al Consorzio Iris.
Intanto prosegue, proprio a Chiavazza, l’iter per consentire agli ospiti di via Coda di rendersi utili svolgendo lavoro volontario. «Insieme agli operatori del consorzio Il Filo da Tessere abbiamo incontrato le associazioni del quartiere» spiega l’assessore alle politiche sociali
Francesca Salivotti «che si sono subito rese disponibili per aiutarci a individuare le attività di cui i richiedenti asilo possono occuparsi. Il prossimo passo sarà formalizzare la nascita di un’associazione, seguita da Il Filo da Tessere, che farà da tramite tra i volontari e i “committenti” dei piccoli lavori».