«Mi compro un kalashnikov e vi sparo»

«Mi compro un kalashnikov e vi sparo»
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«E’ molto pericoloso per la collettività», aveva chiosato pochi mesi fa il pubblico ministero per chiedere che il soggetto arrestato rimanesse in carcere «per il bene di tutti». Lui si era lanciato contro il termosifone della stanzetta del tribunale riservata ai detenuti per farsi del male, ma era stato fermato in tempo dagli agenti penitenziari della scorta. Per un po’, Younes Moutmir, 23 anni, origini marocchine, di fatto senza fissa dimora, rimarrà in carcere. Pochi giorni fa è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di una portiera dell’auto di servizio dei carabinieri. In aula il giovane, in stato di detenzione in carcere, ha rinunciato a comparire. A rappresentarlo c’era comunque il suo difensore, avvocato Marco Cavicchioli.

V.Ca.

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 22 febbraio 2016

«E’ molto pericoloso per la collettività», aveva chiosato pochi mesi fa il pubblico ministero per chiedere che il soggetto arrestato rimanesse in carcere «per il bene di tutti». Lui si era lanciato contro il termosifone della stanzetta del tribunale riservata ai detenuti per farsi del male, ma era stato fermato in tempo dagli agenti penitenziari della scorta. Per un po’, Younes Moutmir, 23 anni, origini marocchine, di fatto senza fissa dimora, rimarrà in carcere. Pochi giorni fa è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di una portiera dell’auto di servizio dei carabinieri. In aula il giovane, in stato di detenzione in carcere, ha rinunciato a comparire. A rappresentarlo c’era comunque il suo difensore, avvocato Marco Cavicchioli.

V.Ca.

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