Meno furti in casa dall’inizio dell’anno

Meno furti in casa dall’inizio dell’anno
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Diminuiscono in Piemonte, nei primi cinque mesi dell’anno, i furti in appartamento, vera piaga degli ultimi tempi di tutte le province. Solo in provincia di Cuneo il dato è in controtendenza rispetto al trend che si registra a livello regionale: in Piemonte, infatti, nel periodo gennaio-maggio 2015, i furti in appartamento sono stati complessivamente 10.201, il 7,7 per cento in meno dell’anno precedente. Lo ha spiegato nei giorni scorsi il Viceministro della Giustizia, Enrico Costa. In Piemonte, con un totale di 91.289 delitti nei primi 5 mesi del 2015 (sono pertanto conteggiati non solo i furti ma anche tutti gli altri reati definiti “delitti” dal Codice penale a differenza delle “contravvenzioni”), si registra un decremento della delittuosità dell’11,3 per cento a livello complessivo, (Alessandria -16,9%, Asti -14,6%, Novara -20,1%, Torino -9,8%, Verbania -15,3%). A Biella il calo registrato è del 13,1%. Tuttavia, i delitti diminuiscono in percentuale ridotta a Vercelli (-7%) e a Cuneo (-8,5%).

Può capitare che i furti degenerino in rapine. Un tempo, infatti, i cosiddetti “topi d’appartamento” si introducevano perlopiù nelle abitazioni assicurandosi che i proprietari fossero usciti. Oggi, invece, molti ladri si assumono il rischio di dover neutralizzare i proprietari con la violenza. Inoltre, il fenomeno fa registrare un’evoluzione. Si colpiscono sempre più le attività produttive, le aziende, i capannoni. E si asportano mezzi e strumenti di lavoro. Ciò richiede una particolare organizzazione criminale. In un momento di crisi economica, questo rischia di essere il colpo di grazia per chi, considerata la crisi, è già in difficoltà. E il Nord Ovest rimane la zona d’Italia più colpita dal fenomeno.

V.Ca.

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 30 luglio 2015

Diminuiscono in Piemonte, nei primi cinque mesi dell’anno, i furti in appartamento, vera piaga degli ultimi tempi di tutte le province. Solo in provincia di Cuneo il dato è in controtendenza rispetto al trend che si registra a livello regionale: in Piemonte, infatti, nel periodo gennaio-maggio 2015, i furti in appartamento sono stati complessivamente 10.201, il 7,7 per cento in meno dell’anno precedente. Lo ha spiegato nei giorni scorsi il Viceministro della Giustizia, Enrico Costa. In Piemonte, con un totale di 91.289 delitti nei primi 5 mesi del 2015 (sono pertanto conteggiati non solo i furti ma anche tutti gli altri reati definiti “delitti” dal Codice penale a differenza delle “contravvenzioni”), si registra un decremento della delittuosità dell’11,3 per cento a livello complessivo, (Alessandria -16,9%, Asti -14,6%, Novara -20,1%, Torino -9,8%, Verbania -15,3%). A Biella il calo registrato è del 13,1%. Tuttavia, i delitti diminuiscono in percentuale ridotta a Vercelli (-7%) e a Cuneo (-8,5%).

Può capitare che i furti degenerino in rapine. Un tempo, infatti, i cosiddetti “topi d’appartamento” si introducevano perlopiù nelle abitazioni assicurandosi che i proprietari fossero usciti. Oggi, invece, molti ladri si assumono il rischio di dover neutralizzare i proprietari con la violenza. Inoltre, il fenomeno fa registrare un’evoluzione. Si colpiscono sempre più le attività produttive, le aziende, i capannoni. E si asportano mezzi e strumenti di lavoro. Ciò richiede una particolare organizzazione criminale. In un momento di crisi economica, questo rischia di essere il colpo di grazia per chi, considerata la crisi, è già in difficoltà. E il Nord Ovest rimane la zona d’Italia più colpita dal fenomeno.

V.Ca.

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