Maxisequestro di luminarie natalizie

Maxisequestro di luminarie natalizie
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Dai pasticcini preparati nel laboratorio abusivo alle luminarie natalizie non a norma passando dagli articoli di bigiotteria. Stanno continuando in questi giorni i controlli a tappeto da parte della Guardia di finanza di Biella che ha messo a segno l’ennesimo sequestro ancora una volta in un bazar gestito da cinesi. L’intervento era relativo al settore di servizio a tutela del consumatore, in materia di marchi contraffatti e sicurezza prodotti.

In tutto i militari del Nucleo mobile hanno posto sotto sequestro 1.634 articoli tra lampade varie concepite come addobbo natalizio, ad articoli di bigiotteria. La contestazione mossa dai finanzieri al titolare di nazionalità cinese, è quella di aver posto in vendita gli articoli poi sequestrati in violazione delle norme del Codice del Consumo. Ogni articolo, per legge, deve contenere infatti le informazioni minime relative al produttore o all’importatore comunitario, eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente, ai materiali impiegati e ai metodi di  lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto, le istruzioni (anche in lingua italiana) e le eventuali precauzioni d’uso.

Nel caso specifico, oltre a non essere presenti le indicazioni previste dalla legge, alcune delle lampade poste sotto sequestro erano conservate in pessime condizioni, con i contatti elettrici ossidati.

V.Ca.

Dai pasticcini preparati nel laboratorio abusivo alle luminarie natalizie non a norma passando dagli articoli di bigiotteria. Stanno continuando in questi giorni i controlli a tappeto da parte della Guardia di finanza di Biella che ha messo a segno l’ennesimo sequestro ancora una volta in un bazar gestito da cinesi. L’intervento era relativo al settore di servizio a tutela del consumatore, in materia di marchi contraffatti e sicurezza prodotti.

In tutto i militari del Nucleo mobile hanno posto sotto sequestro 1.634 articoli tra lampade varie concepite come addobbo natalizio, ad articoli di bigiotteria. La contestazione mossa dai finanzieri al titolare di nazionalità cinese, è quella di aver posto in vendita gli articoli poi sequestrati in violazione delle norme del Codice del Consumo. Ogni articolo, per legge, deve contenere infatti le informazioni minime relative al produttore o all’importatore comunitario, eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente, ai materiali impiegati e ai metodi di  lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto, le istruzioni (anche in lingua italiana) e le eventuali precauzioni d’uso.

Nel caso specifico, oltre a non essere presenti le indicazioni previste dalla legge, alcune delle lampade poste sotto sequestro erano conservate in pessime condizioni, con i contatti elettrici ossidati.

V.Ca.


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