BIELLA - Ha rischiato di finire veramente male un’accesa discussione in un bar del centro di Biella. Per fortuna, grazie all’intervento di un graduato della Polizia penitenziaria prima e di polizia e carabinieri poi, tutto e? finito per il meglio, con tante scintille ma nessuna fiammata. Sono volati paroloni ad effetto, minacce anche pesanti. Ma di violenza fisica, per fortuna, non ce n’e? stata.
Sara? il caldo di questi giorni, sara? la situazione economica disastrosa o forse la sola e nota vena litigiosa dei biellesi. Fatto sta che negli ultimi giorni si stanno registrando sempre piu? liti di ogni genere, da quelle familiari (l’altro giorno se ne sono contate ben sei con intervento provvidenziale dei carabinieri) a quelle dovute a qualche bicchiere di troppo oppure per beghe a volte veramente banali tra vicini o nei locali. Giovedi?, poco prima di mezzanotte, una rissa di notevoli proporzioni e? stata per fortuna solo sfiorata davanti al Bar Memory di via Trento. Poteva finire male dopo che un gruppo composto da sette persone di diverse nazionalita? tra italiani, magrebini e rumeni, ha iniziato un’accesa discussione che e? sfociata in spintoni e termini pesanti ancora all’interno del locale. Il litigio, scoppiato come capita il piu? delle volte per motivi banali, e? quindi proseguita all’esterno del bar con i toni che si sono fatti sempre piu? accesi.
E' stato il fato a volere che proprio in quel momento passasse da quelle parti un assistente capo della Polizia penitenziaria, in servizio al Nucleo operativo di Biella. E’ stato lui a farsi avanti mostrando il tesserino a tutti, a dividere i piu? facinorosi e a ordinare ai peggiori di interrompere il litigio e di non muoversi. Nel contempo ha chiesto a tutti i documenti d’identita? e ha chiesto l’ausilio, telefonando al numero d’emergenza “112”, di polizia e carabinieri che in una manciata di minuti sono confluiti in via Trento con una volante e una “gazzella”. Tutti i presenti sono stati identificati e riportati alla calma. Per fortuna l’intervento casuale del componente della Polpenitenziaria, ha evitato che qualcuno potesse farsi sul serio male.
V.Ca.
BIELLA - Ha rischiato di finire veramente male un’accesa discussione in un bar del centro di Biella. Per fortuna, grazie all’intervento di un graduato della Polizia penitenziaria prima e di polizia e carabinieri poi, tutto e? finito per il meglio, con tante scintille ma nessuna fiammata. Sono volati paroloni ad effetto, minacce anche pesanti. Ma di violenza fisica, per fortuna, non ce n’e? stata.
Sara? il caldo di questi giorni, sara? la situazione economica disastrosa o forse la sola e nota vena litigiosa dei biellesi. Fatto sta che negli ultimi giorni si stanno registrando sempre piu? liti di ogni genere, da quelle familiari (l’altro giorno se ne sono contate ben sei con intervento provvidenziale dei carabinieri) a quelle dovute a qualche bicchiere di troppo oppure per beghe a volte veramente banali tra vicini o nei locali. Giovedi?, poco prima di mezzanotte, una rissa di notevoli proporzioni e? stata per fortuna solo sfiorata davanti al Bar Memory di via Trento. Poteva finire male dopo che un gruppo composto da sette persone di diverse nazionalita? tra italiani, magrebini e rumeni, ha iniziato un’accesa discussione che e? sfociata in spintoni e termini pesanti ancora all’interno del locale. Il litigio, scoppiato come capita il piu? delle volte per motivi banali, e? quindi proseguita all’esterno del bar con i toni che si sono fatti sempre piu? accesi.
E' stato il fato a volere che proprio in quel momento passasse da quelle parti un assistente capo della Polizia penitenziaria, in servizio al Nucleo operativo di Biella. E’ stato lui a farsi avanti mostrando il tesserino a tutti, a dividere i piu? facinorosi e a ordinare ai peggiori di interrompere il litigio e di non muoversi. Nel contempo ha chiesto a tutti i documenti d’identita? e ha chiesto l’ausilio, telefonando al numero d’emergenza “112”, di polizia e carabinieri che in una manciata di minuti sono confluiti in via Trento con una volante e una “gazzella”. Tutti i presenti sono stati identificati e riportati alla calma. Per fortuna l’intervento casuale del componente della Polpenitenziaria, ha evitato che qualcuno potesse farsi sul serio male.
V.Ca.