L'ultimo saluto a Erika Preti tra dolore, commozione e musica

L'ultimo saluto a Erika Preti tra dolore, commozione e musica
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Dolore e commozione, questa mattina a Pralungo, per l'ultimo abbraccio ad Erika Preti, la ragazza di 28 anni trovata morta assassinata nella villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove stava trascorrendo le vacanze con il fidanzato Dimitri. La chiesetta della Santissima Trinità, la più antica del paese, non è stata sufficiente ad accogliere i tantissimi amici e conoscenti che hanno voluto salutarla per l'ultima volta. L'urna con le ceneri di Erika è arrivata sul sagrato della chiesa a bordo del carro funebre. Ad accogliere mamma Tiziana e papà Fabrizio, straziati dal dolore, c'era l'intera comunità di Pralungo. Ad aprire la cerimonia funebre è stato il vescovo, Gabriele Mana: “In circostanze come questa il silenzio è più importante della parola – ha detto – le parole muoiono in gola, non riescono ad esprimere ciò che proviamo dentro”. Al termine di un discorso a dir poco toccante il vescovo Mana ha lasciato spazio alla celebrazione vera e propria della messa, officiata da don Ezio Zanotti, parroco di Pralungo.
Un grande, commosso applauso di partecipazione al dolore ha accolto i genitori  di Erika all'uscita dalla chiesa. Sulle note di “Un tappeto di fragole”, dei Modà, mamma Tiziana, si è abbandonata a un pianto disperato stringendo al petto l'urna contenente le ceneri della sua Erika.
Shama Ciocchetti

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