Cronaca

Le tre case vacanze erano delle truffe

Le tre case vacanze erano delle truffe
Cronaca Aggiornamento:

Volevano organizzarsi per tempo, prenotare una bella e comoda casa vacanze in una tranquilla località balneare dove trascorrere qualche giorno in santa pace a due passi dal mare. Hanno così risposto a degli annunci su internet e precisamente sul sito “subito.it”, del tipo: «Affittasi villa e/o appartamento in località balneare...». Non hanno però fatto le dovute verifiche. Così, dopo aver versato caparre comprese tra i 400 e i 500 euro, si sono resi conto troppo tardi che, in realtà, le trattative le avevano portate avanti con dei truffatori e che gli appartamenti «signorili, con tutte le comodità e vista mare», manco esistevano oppure erano già occupati dai legittimi proprietari.

Sono tre i biellesi truffati negli ultimi giorni dai furbastri del web che creano finti siti e finti annunci pubblicando foto di veri appartamenti (perché in caso contrario verrebbero smascherati da applicazioni quali “Google Earth”, semplici da usare anche da chi non è uno smanettone della rete) a prezzi stracciati. Gli annunci in oggetto sono stati tutti pubblicati da città del sud, nello specifico Napoli, Bari e Foggia.
Così, anche a voler fare denuncia, si renderebbe necessario tenere conto che - per una legge che nel punto specifico lascia quantomeno sconcertati - il “giudice competente” è quello del luogo in cui è stato attivato il conto corrente o il titolo del truffatore. Significa, tradotto in soldoni, ulteriori spese nonché gravi disagi per le vittime dei raggiri che, per affrontare da “parti offese” l’eventuale processo, dovrebbero sobbarcarsi a loro spese viaggio e permanenza in hotel col rischio di dover presenziare a più di una udienza. Il gioco, pertanto, a conti fatti, non vale di sicuro la candela e potrebbe rappresentare un bis di danno e beffa.

Valter Caneparo

Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 27 luglio 2017

Volevano organizzarsi per tempo, prenotare una bella e comoda casa vacanze in una tranquilla località balneare dove trascorrere qualche giorno in santa pace a due passi dal mare. Hanno così risposto a degli annunci su internet e precisamente sul sito “subito.it”, del tipo: «Affittasi villa e/o appartamento in località balneare...». Non hanno però fatto le dovute verifiche. Così, dopo aver versato caparre comprese tra i 400 e i 500 euro, si sono resi conto troppo tardi che, in realtà, le trattative le avevano portate avanti con dei truffatori e che gli appartamenti «signorili, con tutte le comodità e vista mare», manco esistevano oppure erano già occupati dai legittimi proprietari.

Sono tre i biellesi truffati negli ultimi giorni dai furbastri del web che creano finti siti e finti annunci pubblicando foto di veri appartamenti (perché in caso contrario verrebbero smascherati da applicazioni quali “Google Earth”, semplici da usare anche da chi non è uno smanettone della rete) a prezzi stracciati. Gli annunci in oggetto sono stati tutti pubblicati da città del sud, nello specifico Napoli, Bari e Foggia.
Così, anche a voler fare denuncia, si renderebbe necessario tenere conto che - per una legge che nel punto specifico lascia quantomeno sconcertati - il “giudice competente” è quello del luogo in cui è stato attivato il conto corrente o il titolo del truffatore. Significa, tradotto in soldoni, ulteriori spese nonché gravi disagi per le vittime dei raggiri che, per affrontare da “parti offese” l’eventuale processo, dovrebbero sobbarcarsi a loro spese viaggio e permanenza in hotel col rischio di dover presenziare a più di una udienza. Il gioco, pertanto, a conti fatti, non vale di sicuro la candela e potrebbe rappresentare un bis di danno e beffa.

Valter Caneparo

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