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Le giostre di Città studi: «Un disturbo per chi deve studiare e sostenere esami»

Una lettera aperta da parte di un gruppo di studenti infastiditi dall'utilizzo "improprio" dei parcheggi di Città studi.

Le giostre di Città studi: «Un disturbo per chi deve studiare e sostenere esami»
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«È un disturbo per chi deve studiare e sostenere esami, siamo infastiditi dalla presenza della fiera proprio qui, a fianco di Città Studi». Questo è un pezzo della lettera che un gruppo di studenti di Città studi ha inviato alla redazione di Eco di Biella: i problemi salienti sarebbero l'assenza di parcheggi, destinati alle giostre anziché agli utenti (studenti e professori) che frequentano Città studi. Maggio e giugno, fra l'altro, sono i mesi decisivi prima della sessione estiva, come molto bene evidenziano nella lettera che pubblichiamo qui di seguito.

La lettera aperta: «Un disturbo per chi deve studiare e sostenere esami»

«Siamo un gruppo di studenti dei corsi universitari di Amministrazione Aziendale e Servizio Sociale a Città Studi, infastiditi dalla presenza della fiera proprio qui, a fianco di Città Studi. In calce la lettera di protesta con preghiera di pubblicazione. Ringraziamo e porgiamo cordiali saluti, Gli studenti di Città Studi Siamo un gruppo di studenti dei corsi universitari di Città Studi, infastiditi dalla presenza della fiera proprio qui, a fianco di Città Studi. Il problema non è la presenza della fiera di per sé, ma la presenza della stessa nel posto sbagliato. Le conseguenze negative derivanti dalla sistemazione della fiera in questa location per noi studenti sono parecchie; i parcheggi sono diventati introvabili essendo il piazzale invaso da giostre e con l’impossibilità di accedervi; maggio è un mese caratterizzato dalla presenza di esami e di conseguenza è maggiore l’esigenza per noi di poter venire serenamente, senza dover parcheggiare a centinaia e centinaia di metri di distanza non essendoci la disponibilità di altri parcheggi in zona e senza dover partire un’ora prima da casa per riuscire ad arrivare agli esami puntuali o per accedere semplicemente alla biblioteca, senza poter neanche contare su un funzionale servizio di trasporto pubblico. Inoltre, questa situazione non è fastidiosa solo per noi, ma crea una situazione di disagio generale, infatti anche i docenti, soprattutto quelli che vengono da fuori città, spesso non riescono ad arrivare in orario. Sembra impossibile che l’amministrazione della città non riesca a trovare un’altra soluzione o un’altra allocazione per la fiera e ci si chiede, pertanto, se, nonostante i grandi discorsi sull’importanza della cultura e della formazione, di non far scappare i cervelli dal nostro territorio, di investire nell’università sia più importante andare sulle giostre piuttosto che poter raggiungere l’università per crescere, imparare e acculturarsi. PER NOI STUDENTI LA SECONDA!»

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