Le associazioni animaliste attaccano il sindaco di Pettinengo: «Denuncia presentata»
Le associazioni hanno presentato una nuova denuncia chiedendo contestualmente un nuovo sequestro preventivo degli animali.
In un comunicato di recente pubblicazione, le associazioni a difesa degli animali Lav, Lndc Animal Protection, Oipa e Progetto Islander si sono schierate apertamente contro il sindaco di Pettinengo Gianfranco Bosso. Di seguito il testo nella sua interezza
"Animali restituiti a chi li aveva ridotti in quelle condizioni"
«Il destino degli equidi e bovini abbandonati da settimane in alpeggio è ancora del tutto incerto. Da un lato, il Sindaco di Pettinengo, Gianfranco Bosso, ha commentato la notizia sostenendo che la situazione non è così grave come descritta. Dall’altro, la magistratura ha disposto il dissequestro degli animali a causa di un vizio di forma sul primo provvedimento e pertanto di fatto sono riaffidati al proprietario che li aveva precedentemente ridotti in quelle condizioni. Le Associazioni già intervenute precedentemente però non si arrendono e continuano a chiedere alle istituzioni di provvedere, come previsto dalla legge, a tutelare la salute e la vita degli animali».
"Co'è cambiato per il sindaco di Pettinengo nel giro di tre giorni?"
“È curioso che il Sindaco di Pettinengo oggi sminuisca la gravità della situazione, quando solo pochi giorni fa la sua giunta dava incarico ad un legale per presentare una richiesta di rinuncia alla custodia giudiziaria sottolineando da un lato la criticità delle condizioni degli animali e il grave rischio per la loro salute e incolumità e dall’altro la inadeguatezza del comune a svolgere compiti di custodia per assenza di risorse e competenze - affermano le associazioni LAV, LNDC Animal Protection, OIPA, Progetto Islander e Vita da Cani -. Possibile che nel giro di 3 giorni le condizioni siano miracolosamente cambiate in meglio, tanto da portare il Sindaco a fare quelle affermazioni? Resta il fatto che diversi animali risulterebbero già morti e tanti di loro sono seriamente a rischio perché già fortemente denutriti e debilitati al momento in cui sono stati scaricati e lasciati al loro destino in alpeggio. Ribadiamo la nostra disponibilità e il nostro impegno a supportare le attività di demonticazione degli equidi e dei bovini superstiti, per provvedere alle cure necessarie e all’affidamento a persone responsabili che ne tutelino il benessere”.
"La vita degli animali appesa a un vizio di forma"
«La vita di questi animali non può dipendere da un vizio di forma. I sopralluoghi effettuati dai Carabinieri Forestali – che ne avevano disposto il primo sequestro – e dalla ASL hanno confermato la criticità delle condizioni in cui versavano gli animali in questione ed è necessario che venga fatta chiarezza sulle responsabilità di questa vicenda e che, come previsto dalla legge, il benessere degli animali venga tutelato in maniera corretta».
Vista la gravità della situazione, LNDC Animal Protection, OIPA e Progetto Islander hanno presentato una nuova denuncia chiedendo contestualmente un nuovo sequestro preventivo degli animali.