L'amico fa l'esame della patente al posto suo
Ha fatto sostenere la prova teorica per il conseguimento della patente a un conoscete dopo aver falsificato il documento di identità e il certificato di idoneità alla guida apponendo la foto dell’altro. Accusato di falso in atto pubblico, Massimo Dellagaren, 21 anni, di Biella, è comparso ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare, Claudio Passerini. Era difeso dagli avvocati Cometti di Vercelli e Graziola di Biella. Alla fine ha optato per il patteggiamento e se l’è cavata con una pena tutto sommato mite a un anno tondo di reclusione con la condizionale. Il giudice ha quindi ordinato la confisca e la distruzione della patente in sequestro.
Nel caso sono coinvolte altre tre persone che verranno giudicate in separato giudizio. Tra di loro c’è anche il conoscente che ha sostenuto l’esame teorico di guida al posto dell’imputato.
In tal modo è stato tratto in errore il funzionario della Motorizzazione civile di Biella che presiedeva la seduta d’esame e che, suo malgrado, ha attestato l’avvenuta partecipazione del candidato alla prova verbalizzando il superamento dell’esame e inducendo a sua volta l’ufficio in errore con l’emissione del documento di guida.
Ha fatto sostenere la prova teorica per il conseguimento della patente a un conoscete dopo aver falsificato il documento di identità e il certificato di idoneità alla guida apponendo la foto dell’altro. Accusato di falso in atto pubblico, Massimo Dellagaren, 21 anni, di Biella, è comparso ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare, Claudio Passerini. Era difeso dagli avvocati Cometti di Vercelli e Graziola di Biella. Alla fine ha optato per il patteggiamento e se l’è cavata con una pena tutto sommato mite a un anno tondo di reclusione con la condizionale. Il giudice ha quindi ordinato la confisca e la distruzione della patente in sequestro.
Nel caso sono coinvolte altre tre persone che verranno giudicate in separato giudizio. Tra di loro c’è anche il conoscente che ha sostenuto l’esame teorico di guida al posto dell’imputato.
In tal modo è stato tratto in errore il funzionario della Motorizzazione civile di Biella che presiedeva la seduta d’esame e che, suo malgrado, ha attestato l’avvenuta partecipazione del candidato alla prova verbalizzando il superamento dell’esame e inducendo a sua volta l’ufficio in errore con l’emissione del documento di guida.