La truffa del motore da 2000 euro
CAVAGLIA’ - Acquista un motore su internet ma alla fine resta a bocca asciutta: non ha più rivisto i soldi, non ha mai ricevuto il motore. E’ riuscito l’ennesimo raggiro su Internet ed è stata identificata ancora una volta la presunta truffatrice anche se, tirate le somme, potrebbe trattarsi della classica “testa di legno”, un soggetto che a nulla c’entra con la truffa, ma che viene tirato in ballo dal vero truffatore che in tal modo riesce a farla franca. Ipotizzando il reato di truffa aggravata, i carabinieri hanno denunciato una donna di 52 anni di origine polacca che abita a Napoli.
Una biellese. Ad essere stata raggirata è una donna di 28 anni che abita a Cavaglià che aveva assoluta necessità di un motore di ricambio per la sua auto e lo ha trovato smanettando su Internet su uno dei classici siti web. La biellese ha cercato di premunirsi al massimo, ha telefonato alla venditrice per accertarsi che fosse una persona reale e non solo virtuale. Ha quindi concluso la trattativa per l’acquisto del motore ad un prezzo finale di duemila euro tondi. Invece di utilizzare il solito metodo della postepay da ricaricare, la biellese ha versato la somma pattuita con un bonifico bancario alle coordinate che le erano state indicate.
Il raggiro. Quando tutto sembrava fosse andato a buon fine, ecco la sorpresa: sono passati i giorni, poi le settimane, ma del motore non se n’è mai vista nemmeno l’ombra. All’inizio le telefonate alla venditrice sono apparse rassicuranti, poi aveva cominciato a non rispondere più e, infine, il cellulare risultava sempre spento. Non appena ha capito cos’era successo, la giovane donna di Cavaglià si è rivolta ai carabinieri. Sono iniziate le indagini e, alla fine, la presunta truffatrice è stata individuata e denunciata.
V.Ca.
CAVAGLIA’ - Acquista un motore su internet ma alla fine resta a bocca asciutta: non ha più rivisto i soldi, non ha mai ricevuto il motore. E’ riuscito l’ennesimo raggiro su Internet ed è stata identificata ancora una volta la presunta truffatrice anche se, tirate le somme, potrebbe trattarsi della classica “testa di legno”, un soggetto che a nulla c’entra con la truffa, ma che viene tirato in ballo dal vero truffatore che in tal modo riesce a farla franca. Ipotizzando il reato di truffa aggravata, i carabinieri hanno denunciato una donna di 52 anni di origine polacca che abita a Napoli.
Una biellese. Ad essere stata raggirata è una donna di 28 anni che abita a Cavaglià che aveva assoluta necessità di un motore di ricambio per la sua auto e lo ha trovato smanettando su Internet su uno dei classici siti web. La biellese ha cercato di premunirsi al massimo, ha telefonato alla venditrice per accertarsi che fosse una persona reale e non solo virtuale. Ha quindi concluso la trattativa per l’acquisto del motore ad un prezzo finale di duemila euro tondi. Invece di utilizzare il solito metodo della postepay da ricaricare, la biellese ha versato la somma pattuita con un bonifico bancario alle coordinate che le erano state indicate.
Il raggiro. Quando tutto sembrava fosse andato a buon fine, ecco la sorpresa: sono passati i giorni, poi le settimane, ma del motore non se n’è mai vista nemmeno l’ombra. All’inizio le telefonate alla venditrice sono apparse rassicuranti, poi aveva cominciato a non rispondere più e, infine, il cellulare risultava sempre spento. Non appena ha capito cos’era successo, la giovane donna di Cavaglià si è rivolta ai carabinieri. Sono iniziate le indagini e, alla fine, la presunta truffatrice è stata individuata e denunciata.
V.Ca.