La solidarietà di Cavaglià per il “Sic” FOTO

Al Carosello del risotto la fidanzata del campione morto nel 2011: «Riceviamo tanto affetto».

La solidarietà di Cavaglià per il “Sic” FOTO

La solidarietà di Cavaglià per il “Sic”.

Al Carosello del Risotto ospite la Fondazione Simoncelli

Tanti gli ospiti d’onore al Carosello del risotto di Cavaglià che si è concluso ieri al Polivalente. Tra questi anche la ex fidanzata di Marco Simoncelli, Kate Fretti (nella foto della Pro loco), che ha deciso di accettare l’invito fatto a lei e alla fondazione che porta il nome del pilota tragicamente scomparso otto anni fa in Malesia durante la gara della MotoGp, dagli organizzatori dell’evento. La giovane, arrivata nella serata di giovedì, è rimasta nel Biellese per tutta la giornata di venerdì. Ha raccontato da chi e come è nata l’idea della fondazione in memoria del “Sic”: «La fondazione è nata senza di me, mi sono unita poi dal 2012 – ha spiegato – l’idea è venuta a Carlo Pernat, che all’epoca era il manager di Marco, e a papà Paolo. L’idea iniziale, quando siamo partiti per la Malesia, era quella di aprire semplicemente un fans club, poi dopo quello che è successo hanno deciso di aprire questa fondazione tenendo le modalità di gruppo di suoi tifosi. Al momento dell’iscrizione diamo una tessera e un gadget, la donazione è annuale e permette di avere alcune agevolazioni come, ad esempio, uno sconto sull’ingresso al museo».

I progetti della fondazione

Kate ha poi parlato dei progetti portati avanti dalla fondazione in questi anni: «Siamo partiti da progetti piccoli perché non sapevamo ancora cosa potevamo fare. All’inizio abbiamo aiutato “Semi di pace onlus” a comprare un microscopio per operare bambini in Kenya con 15.000 euro, poi siamo andati in Repubblica Dominicana con la fondazione Francesca Rava di Milano e abbiamo finanziato una casetta per bambini disabili con 210.000 euro. Da quattro anni abbiamo aperto a Coriano un centro diurno per ragazzi disabili con 2,5 milioni di euro e l’abbiamo dato in gestione ad una comunità della zona che ora lo sta rendendo operativo. La novità è che all’interno ci sarà anche una stanza multisensoriale per aiutare ragazzi con malattie rare. Un altro piccolo progetto è stato aiutare il pronto soccorso di Rimini a comprare un ecografo tascabile, contribuendo con 4.000 euro».

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