La precisazione dell'albergatrice di Biella dopo l'arresto della coppia di spacciatori
"Lei 26 anni, lui 29. Nessuna loro frequentazione è avvenuta all'interno della nostra struttura"
Si chiariscono meglio i contorni della vicenda legata all'arresto di due giovani (una ragazza di Mongrando e un giovane di nazionalità marocchina proveniente da Corsico nel Milanese) avvenuto la scorsa settimana. La coppia - difesa dall'avvocato Andrea Mutti - da qualche tempo alloggiava in un albergo di Strada alla Fornace nel quartiere Vernato.
La precisazione dell'albergatrice: "Fermati nel piazzale davanti all'albergo"
Al loro rientro in albergo i due giovani erano stati fermati dalle Forze dell'ordine e, all'esito di una successiva perquisizione, trovati in possesso di 70 grammi di eroina, 30 di cocaina e altrettanti di hashiss, oltre a 10mila euro in contanti. Da precisare che in un precedente articolo - per un mero refuso - era stata riportata l'età errata della ragazza, che ha 27 anni (non ancora compiuti) e non 17, naturalmente, nel qual caso sarebbe stato competente il tribunale dei minori. Mentre l'articolo precisava che alla giovane arrestata il gip del tribunale di Biella aveva concesso l'obbligo di dimora. All'uomo il divieto di trattenersi a Biella.
Lidia Seggiaro, legale rappresentante della società Class Srl Società Unipersonale, proprietaria dell'hotel in questione, tiene a precisare che nessuna attività di spaccio avveniva all'interno della struttura alberghiera: "Innanzitutto, tengo a precisare che le forze dell'ordine lunedì 14 marzo (G.d F e Polizia) hanno chiesto se erano ancora presenti 2 persone che erano state regolarmente registrate sul portale ALLOGGIATI della questura. La coppia era alloggiata in hotel ma in quel momento non era in camera; circa 10 minuti dopo sono rientrati in camera, le forze dell'ordine hanno atteso che uscissero nuovamente e li hanno fermati sul piazzale antistante l'hotel, in seguito hanno perquisito la camera asportando tutti i loro beni personali e sono stati portati in questura.
"Dicevano di essere alla ricerca di una casa"
"Si fa presente - prosegue la signora Seggiaro - che le persone erano entrambe maggiorenni, Lei 26 anni del posto e Lui 29 anni compiuti
residente in altra regione; non ricevevano visite in hotel e chiedevano regolarmente la pulizia della camera tutti i giorni. Quanto ai motivi dell’ospitalità presso la struttura ricettiva, i Signori in quesitone hanno dichiarato di essere alla ricerca di una casa e di essere, al riguardo, alla ricerca in stato avanzato.
"Il Loro comportamento in hotel - prosegue la proprietà dell'albergo - era apparentemente corretto e nella norma e nulla lasciava ipotizzare la detenzione e/o l’uso di sostanze stupefacenti, come invece poi le autorità avrebbero appurato. Nessuna frequentazione da parte della coppia avveniva presso la struttura ricettiva, né per quanto mi è noto i Signori hanno ricevuto a loro volta ospiti in albergo.
"Inoltre - conclude Lidia Seggiaro - segnalo che anche sulla nostra pagina BOOKING è scritto chiaramente che per il check in è
necessario essere maggiorenni, come da normativa, di legge".