La ladra? Era la sorella del derubato

La ladra? Era la sorella del derubato
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E’ stata individuata e denunciata la sorella di uno dei titolari di un capannone di Miagliano dal quale i ladri avevano rubato dell’attrezzatura, quale autrice dello stesso furto avvenuto il 25 gennaio scorso. La donna abita anche lei a Miagliano e - a detta dei carabinieri del comando di Andorno Micca che hanno risolto il caso - avrebbe agito con la complicità del compagno (che per l’anagrafe abita a Tollegno) e di un loro amico di 21 anni. Il capannone svaligiato si trova in via Padre Greggio a Miagliano, alle spalle della ditta Core. Per entrare, i ladri avevano tranciato la catena e il lucchetto posti a chiusura del cancello di accesso al terreno recintato. Avevano poi forzato il portone in ferro. Alla fine erano state rubate una cassetta contenente attrezzi, trapani, flessibili, cacciaviti, nonché una carriola, il tutto per un valore complessivo di oltre mille euro. Sarebbe stato l’intuito dei carabinieri, un prezioso testimone nonché le immagini registrate da una telecamera a circuito chiuso, a dare una grossa mano nelle indagini. Il testimone, infatti, la sera prima del furto, aveva notato la sorella del proprietario del capannone allontanarsi con il cane che avrebbe dovuto fare la guardia, ma che, quella notte, non si era messo ad abbaiare all’arrivo dei ladri in quanto, evidentemente, ne conosceva bene quantomeno uno. La donna, messa alle strette dai carabinieri, sarebbe ad un certo punto caduta in contraddizione. Le indagini hanno fatto il resto. La refurtiva è stata recuperata e restituita. Non è passata inosservata, nella giornata di giovedì, la presenza dei carabinieri di Andorno in via Padre Greggio e, più tardi, in via Ferraris dove i militari hanno caricato sulla loro auto l’attrezzatura recuperata.

E’ stata individuata e denunciata la sorella di uno dei titolari di un capannone di Miagliano dal quale i ladri avevano rubato dell’attrezzatura, quale autrice dello stesso furto avvenuto il 25 gennaio scorso. La donna abita anche lei a Miagliano e - a detta dei carabinieri del comando di Andorno Micca che hanno risolto il caso - avrebbe agito con la complicità del compagno (che per l’anagrafe abita a Tollegno) e di un loro amico di 21 anni. Il capannone svaligiato si trova in via Padre Greggio a Miagliano, alle spalle della ditta Core. Per entrare, i ladri avevano tranciato la catena e il lucchetto posti a chiusura del cancello di accesso al terreno recintato. Avevano poi forzato il portone in ferro. Alla fine erano state rubate una cassetta contenente attrezzi, trapani, flessibili, cacciaviti, nonché una carriola, il tutto per un valore complessivo di oltre mille euro. Sarebbe stato l’intuito dei carabinieri, un prezioso testimone nonché le immagini registrate da una telecamera a circuito chiuso, a dare una grossa mano nelle indagini. Il testimone, infatti, la sera prima del furto, aveva notato la sorella del proprietario del capannone allontanarsi con il cane che avrebbe dovuto fare la guardia, ma che, quella notte, non si era messo ad abbaiare all’arrivo dei ladri in quanto, evidentemente, ne conosceva bene quantomeno uno. La donna, messa alle strette dai carabinieri, sarebbe ad un certo punto caduta in contraddizione. Le indagini hanno fatto il resto. La refurtiva è stata recuperata e restituita. Non è passata inosservata, nella giornata di giovedì, la presenza dei carabinieri di Andorno in via Padre Greggio e, più tardi, in via Ferraris dove i militari hanno caricato sulla loro auto l’attrezzatura recuperata.

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