«La gang delle monetine mi ha derubata»

«La gang delle monetine mi ha derubata»
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«Bisogna insegnare a tutte le persone anziane come comportarsi in questi casi, di non aprire mai la porta agli sconosciuti, di fare attenzione a questi farabutti che fregano le borse dalle macchine col trucco delle monetine...». A parlare è Pasqua Crepaldi, 74 anni, di Mongrando, una delle donne che nelle ultime settimane sono state derubate della borsa dalla gang delle monetine.
Il trucco è semplice. Passa uno dei ladri davanti a una signora, di solito una persona anziana, che si trova accanto alla propria auto, magari mentre sta riponendo le buste della spesa oppure è in attesa di qualcuno.
L’approccio è sempre lo stesso: «Le sono cadute delle monete...», esordisce il primo dei due ladri, di norma con felpa e cappuccio sulla testa così da non farsi riconoscere, con fare gentile e distratto, per non insospettire la vittima presa di mira. Poi si allontana. La donna inizia a raccogliere le monete e un complice apre la portiera opposta dell’auto e ruba la borsa della malcapitata.
«E’ successo così anche a me la scorsa settimana - spiega con fervore Pasqua Crepaldi, originaria della provincia di Ferrara -. Ero in macchina ad aspettare mio marito che era entrato in un negozio di informatica in via Milano, al confine tra Chiavazza e Vigliano. Ero assorta nei miei pensieri, ascoltando la musica, quando un giovanotto di circa uno e settantacinque, corporatura normale e con il cappuccio in testa, mi ha fato notare che c’erano delle monete accanto alla ruota posteriore dell’auto. Ho pensato che le avesse perse mio marito e ho iniziato a raccoglierle. Nel frattempo non mi sono accorta che un altro farabutto mi stava rubando la borsa dopo aver aperto la porta dietro della macchina senza farsi sentire. Quando pochi stanti dopo è arrivato mio marito, ci siamo accorti del furto...».
Pasqua Crepaldi desidera lanciare un appello: «Ditelo forte quello che mi è successo, non ho paura - precisa -. E’ giusto che la gente sappia e stia in guardia. Speriamo così che riescano a prendere in fretta questi farabutti che sono mesi che stanno imperversando...». Nella borsa c’erano una cinquantina di euro, i documenti e tutto ciò che una donna si porta di norma appresso: carte varie, chiavi, occhiali, un vecchio cellulare, un’agendina. Delle indagini se ne stanno occupando i carabinieri.
V.Ca.

«Bisogna insegnare a tutte le persone anziane come comportarsi in questi casi, di non aprire mai la porta agli sconosciuti, di fare attenzione a questi farabutti che fregano le borse dalle macchine col trucco delle monetine...». A parlare è Pasqua Crepaldi, 74 anni, di Mongrando, una delle donne che nelle ultime settimane sono state derubate della borsa dalla gang delle monetine.
Il trucco è semplice. Passa uno dei ladri davanti a una signora, di solito una persona anziana, che si trova accanto alla propria auto, magari mentre sta riponendo le buste della spesa oppure è in attesa di qualcuno.
L’approccio è sempre lo stesso: «Le sono cadute delle monete...», esordisce il primo dei due ladri, di norma con felpa e cappuccio sulla testa così da non farsi riconoscere, con fare gentile e distratto, per non insospettire la vittima presa di mira. Poi si allontana. La donna inizia a raccogliere le monete e un complice apre la portiera opposta dell’auto e ruba la borsa della malcapitata.
«E’ successo così anche a me la scorsa settimana - spiega con fervore Pasqua Crepaldi, originaria della provincia di Ferrara -. Ero in macchina ad aspettare mio marito che era entrato in un negozio di informatica in via Milano, al confine tra Chiavazza e Vigliano. Ero assorta nei miei pensieri, ascoltando la musica, quando un giovanotto di circa uno e settantacinque, corporatura normale e con il cappuccio in testa, mi ha fato notare che c’erano delle monete accanto alla ruota posteriore dell’auto. Ho pensato che le avesse perse mio marito e ho iniziato a raccoglierle. Nel frattempo non mi sono accorta che un altro farabutto mi stava rubando la borsa dopo aver aperto la porta dietro della macchina senza farsi sentire. Quando pochi stanti dopo è arrivato mio marito, ci siamo accorti del furto...».
Pasqua Crepaldi desidera lanciare un appello: «Ditelo forte quello che mi è successo, non ho paura - precisa -. E’ giusto che la gente sappia e stia in guardia. Speriamo così che riescano a prendere in fretta questi farabutti che sono mesi che stanno imperversando...». Nella borsa c’erano una cinquantina di euro, i documenti e tutto ciò che una donna si porta di norma appresso: carte varie, chiavi, occhiali, un vecchio cellulare, un’agendina. Delle indagini se ne stanno occupando i carabinieri.
V.Ca.

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