la protesta contro il colosso dei petroli

La contestazione di un biellese al Festival di Sanremo con altri 9 attivisti di Greenpeace

Dieci attivisti fermati dalla Polizia e portati in commissariato per accertamenti. La clamorosa protesta davanti all'Ariston contro Eni per il green carpet

La contestazione di un biellese al Festival di Sanremo con altri 9 attivisti di Greenpeace
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C'è anche un attivista di Biella tra 10 attivisti di Greenpeace fermati per accertamenti dopo il blitz di questa sera davanti all'Ariston durante il Festival per contestare Eni e il green carpet sponsorizzato dalla società all'ingresso dello storico teatro del Festival di Sanremo. Presente sul posto il nostro inviato di NewsPrima Daniele Pirola. Qui il video

Blitz di Greenpeace sul "green carpet" davanti all'Ariston contro Eni

Dieci attivisti di Greenpece sono stati portati in caserma dalla polizia, dopo un blitz sul "green carpet", davanti al teatro Ariston, poco prima dell'inizio della serata del Festival: "Per denunciare l’operazione di greenwashing di Eni, tra i principali sponsor della kermesse", così è riportato sul sito dell'associazione ambientalista. Si tratta di quattro uomini e sei donne, tra i 26 e i 44 anni, di Bologna, Roma, Biella, Venezia, Torino, Como, Bitonto, Latina, Livorno e Salerno, con precedenti per manifestazioni non autorizzate.

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Al vaglio la posizione del proprietario dell’immobile prospiciente all’ingresso del teatro Ariston che ha messo a disposizione l’abitazione agli attivisti, che sono stati accompagnati in caserma. Sono stati denunciati per danneggiamento, getto pericoloso di cosa e resistenza passiva e saranno oggetto di allontanamento con foglio di via obbligatorio. "Il colosso del gas e del petrolio - si legge sul sito ambientalista - sta sfruttando infatti proprio la vetrina di Sanremo per rifarsi un’immagine di azienda attenta all’ambiente che non corrisponde affatto alla realtà".

Green Peace spiega sul proprio SITO quanto è accaduto

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