La battaglia di Silvia contro il tumore al seno
«Vorrei che sia un momento di gioia, perchè la vita è gioia. Ma vorrei che sia anche un momento dedicato agli altri, attraverso la raccolta fondi a favore dell'ambulatorio senologico di Lilt Biella, perchè nelle donne ci sia sempre più consapevolezza di quanto è importante la prevenzione nella lotta ai tumori». Silvia Ghione parla con entusiasmo dell'iniziativa del 24 giugno al Golf Club Le Betulle di Magnano organizzata dal Lions Club Bugella Civitas di cui anche lei fa parte: una serata danzante di inizio estate da trascorrere in serenità e allegria per ricominciare finalmente a vivere, per allontanare il ricordo della malattia che per quasi un anno l'ha fatta vivere sull'orlo del precipizio, e per dare un contributo tangibile a chi opera sul territorio in linea con il profilo del suo club Lions.Silvia è una nota imprenditrice biellese del settore tessile, e come tutte le donne che lavorano sodo non si è mai risparmiata, conciliando il suo impegno manageriale con quello familiare. Molto stretto è infatti il suo rapporto con la figlia Sofia, una bella ragazza di 17 anni che durante la malattia le è stata molto vicina e l'ha aiutata a superare il drammatico momento. Non è facile parlare del periodo che fortunatamente, ora, Silvia si è lasciata alle spalle. Ma è come se volesse finalmente liberarsene e guardare oltre. I grandi occhi verdi sono ora più sereni, anche se rievocare certi momenti fa ancora male. «Era il 24 agosto 2015 e mi ero decisa a sottopormi ad alcuni controlli medici perchè non mi sentivo bene - racconta -. Ero stressata, non avevo energie, ero fragile, insomma non ero io. Dai risultati è invece subito trapelata una situazione molto critica al seno destro che necessitava di interventi urgenti. In quei momenti, come si può immaginare, ti cade il mondo addosso. Non mi davo pace. Come avrei fatto a superare tutto ciò? Con quale forza avrei affrontato l'operazione e tutte le inevitabili cure?».Il percorso lungo e faticoso di Silvia è comune a tante altre donne che con coraggio e pazienza hanno dovuto affrontare un periodo della vita così difficile. La mammografia ha rivelato un tumore multicentrico, e il 14 settembre era già a Milano per l'operazione: mastectomia a entrambi i seni e svuotamento ascellare. Poi, il periodo lungo e stressante della chemioterapia all'ospedale di Biella, sei mesi di alti e bassi, con nausee e altri effetti collaterali, l'inevitabile caduta dei capelli e il morale spesso a terra. «Ero spaventata - dice -, anche se preparata, delle conseguenze della terapia. Ho avuto attimi di smarrimento, di vera angoscia. E mia figlia, per fortuna, mi ha aiutato parecchio. Vedevo i capelli cadere a ciocche, io che sono sempre stata così orgogliosa della mia chioma. Sofia stessa me li ha tagliati, prima che li perdessi tutti. Abbiamo anche comprato entrambe una collanina con un cuoricino , e l'abbiamo indossata per tutto il periodo della chemioterpaia. Insomma, ci siamo fatte forza l'una con l'altra. Ho cercato di non lasciarmi prendere dal panico, mi sono sforzata di continuare ad andare al lavoro, mi sono abituata a fare lunghe passeggiate in Burcina, e soprattutto a non pensarci troppo. Ora che ho finito la chemioterapia, ho voglia di rinascere. Ho voglia finalmente di una vacanza, magari in barca a vela, con il vento nei capelli, che ora stanno ricrescendo folti e forti. La serata del Lions Bugella al Golf Club Le Betulle è l'occasione migliore per gioire davvero di questo momento con tante persone che mi vogliono bene e che in questi mesi difficili me lo hanno ampiamente dimostrato». Per la serata del 24 giugno a Magnano ci sono già 150 prenotazioni. Tanti sono infatti gli amici che nel corso della malattia sono stati vicini a Silvia dandole aiuto e conforto, ma lei ricorda anche con stima tutti i medici, gli infermieri e i volontari che all'ospedale di Biella le hanno dato sostegno morale e competenza medica, facendole intravedere la speranza di guarigione sempre più vicina. Parte del ricavato della serata andrà quindi alla Lilt di Biella che potrà dotare Spazio Lilt, e in particolare i suoi nuovi ambulatori senologici, di uno strumento di alta tecnologia che potrà aiutare tutte le donne nella loro battaglia contro il tumore al seno.
Ora che le terapie sono finite, Silvia ama ripetere una frase dello scrittore francese Albert Camus che riflette pienamente il suo stato d'animo e che l'ha aiutata nei mesi più bui: «Nella profondità dell'inverno ho imparato che dentro di me c'è un'estate invincibile». L'augurio, per Silvia, è che quest'estate rimanga sempre con lei.Luisa Benedetti
«Vorrei che sia un momento di gioia, perchè la vita è gioia. Ma vorrei che sia anche un momento dedicato agli altri, attraverso la raccolta fondi a favore dell'ambulatorio senologico di Lilt Biella, perchè nelle donne ci sia sempre più consapevolezza di quanto è importante la prevenzione nella lotta ai tumori». Silvia Ghione parla con entusiasmo dell'iniziativa del 24 giugno al Golf Club Le Betulle di Magnano organizzata dal Lions Club Bugella Civitas di cui anche lei fa parte: una serata danzante di inizio estate da trascorrere in serenità e allegria per ricominciare finalmente a vivere, per allontanare il ricordo della malattia che per quasi un anno l'ha fatta vivere sull'orlo del precipizio, e per dare un contributo tangibile a chi opera sul territorio in linea con il profilo del suo club Lions.Silvia è una nota imprenditrice biellese del settore tessile, e come tutte le donne che lavorano sodo non si è mai risparmiata, conciliando il suo impegno manageriale con quello familiare. Molto stretto è infatti il suo rapporto con la figlia Sofia, una bella ragazza di 17 anni che durante la malattia le è stata molto vicina e l'ha aiutata a superare il drammatico momento. Non è facile parlare del periodo che fortunatamente, ora, Silvia si è lasciata alle spalle. Ma è come se volesse finalmente liberarsene e guardare oltre. I grandi occhi verdi sono ora più sereni, anche se rievocare certi momenti fa ancora male. «Era il 24 agosto 2015 e mi ero decisa a sottopormi ad alcuni controlli medici perchè non mi sentivo bene - racconta -. Ero stressata, non avevo energie, ero fragile, insomma non ero io. Dai risultati è invece subito trapelata una situazione molto critica al seno destro che necessitava di interventi urgenti. In quei momenti, come si può immaginare, ti cade il mondo addosso. Non mi davo pace. Come avrei fatto a superare tutto ciò? Con quale forza avrei affrontato l'operazione e tutte le inevitabili cure?».Il percorso lungo e faticoso di Silvia è comune a tante altre donne che con coraggio e pazienza hanno dovuto affrontare un periodo della vita così difficile. La mammografia ha rivelato un tumore multicentrico, e il 14 settembre era già a Milano per l'operazione: mastectomia a entrambi i seni e svuotamento ascellare. Poi, il periodo lungo e stressante della chemioterapia all'ospedale di Biella, sei mesi di alti e bassi, con nausee e altri effetti collaterali, l'inevitabile caduta dei capelli e il morale spesso a terra. «Ero spaventata - dice -, anche se preparata, delle conseguenze della terapia. Ho avuto attimi di smarrimento, di vera angoscia. E mia figlia, per fortuna, mi ha aiutato parecchio. Vedevo i capelli cadere a ciocche, io che sono sempre stata così orgogliosa della mia chioma. Sofia stessa me li ha tagliati, prima che li perdessi tutti. Abbiamo anche comprato entrambe una collanina con un cuoricino , e l'abbiamo indossata per tutto il periodo della chemioterpaia. Insomma, ci siamo fatte forza l'una con l'altra. Ho cercato di non lasciarmi prendere dal panico, mi sono sforzata di continuare ad andare al lavoro, mi sono abituata a fare lunghe passeggiate in Burcina, e soprattutto a non pensarci troppo. Ora che ho finito la chemioterapia, ho voglia di rinascere. Ho voglia finalmente di una vacanza, magari in barca a vela, con il vento nei capelli, che ora stanno ricrescendo folti e forti. La serata del Lions Bugella al Golf Club Le Betulle è l'occasione migliore per gioire davvero di questo momento con tante persone che mi vogliono bene e che in questi mesi difficili me lo hanno ampiamente dimostrato». Per la serata del 24 giugno a Magnano ci sono già 150 prenotazioni. Tanti sono infatti gli amici che nel corso della malattia sono stati vicini a Silvia dandole aiuto e conforto, ma lei ricorda anche con stima tutti i medici, gli infermieri e i volontari che all'ospedale di Biella le hanno dato sostegno morale e competenza medica, facendole intravedere la speranza di guarigione sempre più vicina. Parte del ricavato della serata andrà quindi alla Lilt di Biella che potrà dotare Spazio Lilt, e in particolare i suoi nuovi ambulatori senologici, di uno strumento di alta tecnologia che potrà aiutare tutte le donne nella loro battaglia contro il tumore al seno.
Ora che le terapie sono finite, Silvia ama ripetere una frase dello scrittore francese Albert Camus che riflette pienamente il suo stato d'animo e che l'ha aiutata nei mesi più bui: «Nella profondità dell'inverno ho imparato che dentro di me c'è un'estate invincibile». L'augurio, per Silvia, è che quest'estate rimanga sempre con lei.Luisa Benedetti