L’autopsia per capire com’è morto Stefano Bonato
TRIVERO - L’intera comunità si è stretta, mercoledì mattina, attorno ai familiari di Stefano Bonato, 34 anni compiuti lo scorso 22 luglio, di Trivero, morto nella notte di giovedì scorso in un’abitazione di frazione Sella di Mosso, dove il giovane viveva con la sua compagna. L’arrivo dell’ambulanza non è purtroppo servito. Il magistrato ha deciso di disporre l’autopsia che è stata effettuata l’altro giorno: l’unico modo per capire le cause di una morte inspiegabile, di sicuro per cause naturali. Ieri mattina, l'intera comunità si è stretta attorno ai genitori Adriano e Lorena e al nonno Albino. Stefano era diplomato all’Itis di Biella e lavorava in proprio: era titolare di una ditta di commercio di legname all’ingrosso e al dettaglio con sede nella frazione Giardino di Trivero. Era solito anche effettuare lavori di abbattimento nei boschi per conto dei comuni della zona e della Provincia.
R.E.B.
TRIVERO - L’intera comunità si è stretta, mercoledì mattina, attorno ai familiari di Stefano Bonato, 34 anni compiuti lo scorso 22 luglio, di Trivero, morto nella notte di giovedì scorso in un’abitazione di frazione Sella di Mosso, dove il giovane viveva con la sua compagna. L’arrivo dell’ambulanza non è purtroppo servito. Il magistrato ha deciso di disporre l’autopsia che è stata effettuata l’altro giorno: l’unico modo per capire le cause di una morte inspiegabile, di sicuro per cause naturali. Ieri mattina, l'intera comunità si è stretta attorno ai genitori Adriano e Lorena e al nonno Albino. Stefano era diplomato all’Itis di Biella e lavorava in proprio: era titolare di una ditta di commercio di legname all’ingrosso e al dettaglio con sede nella frazione Giardino di Trivero. Era solito anche effettuare lavori di abbattimento nei boschi per conto dei comuni della zona e della Provincia.
R.E.B.