Intercettava le telefonate dell'ex moglie, denunciato dalla Polposta

Intercettava le telefonate dell'ex moglie, denunciato dalla Polposta
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Grazie a un particolare software era in grado di intercettare le comunicazioni telefoniche della ex moglie. Sapeva così tutto di lei, qualsiasi dettaglio della sua vita. A mettere alle strette il marito tecnologico e spione, ci hanno pensato gli agenti della sezione di Biella della Polizia postale. Un uomo di 31 anni, di Vigliano Biellese, è stato così denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di "intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche", previsto da un apposito articolo (il 617 quater) del Codice penale. I fatti risalgono a una settimana fa quando una giovane donna si è presentata negli uffici della Polposta al pianterreno della Questura e ha esposto alcuni sospetti circa presunte intercettazioni telefoniche che a suo dire avrebbe messo in atto l'ex marito sulla propria linea telefonica. In particolare, alla ragazza pareva quantomeno anomalo che l'ex coniuge potesse riferire con esattezza circa dettagli assolutamente privati quali incontri con colleghi di lavoro e nuove abitudini di vita. Alcuni conoscenti della giovane, inoltre, l'avevano informata di attività sui suoi profili social, tipo Facebook, in momenti in cui lei non era in gradi di accedervi in quanto si trovava al lavoro oppure a fare delle commissioni. I poliziotti della Polposta, coordinati dall'ispettore Andrea Andreotti, hanno effettuato degli accertamenti tecnici e alla fine hanno deciso di convocare l'ex marito. Posto di fronte alle sue responsabilità, l'uomo ha ammesso d'aver utilizzato un apposito software in grado di “doppiare” le conversazioni di un altro apparecchio cellulare. La denuncia a quel punto è scattata inevitabile la denuncia all'autorità giudiziaria.
V.Ca.

Grazie a un particolare software era in grado di intercettare le comunicazioni telefoniche della ex moglie. Sapeva così tutto di lei, qualsiasi dettaglio della sua vita. A mettere alle strette il marito tecnologico e spione, ci hanno pensato gli agenti della sezione di Biella della Polizia postale. Un uomo di 31 anni, di Vigliano Biellese, è stato così denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di "intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche", previsto da un apposito articolo (il 617 quater) del Codice penale. I fatti risalgono a una settimana fa quando una giovane donna si è presentata negli uffici della Polposta al pianterreno della Questura e ha esposto alcuni sospetti circa presunte intercettazioni telefoniche che a suo dire avrebbe messo in atto l'ex marito sulla propria linea telefonica. In particolare, alla ragazza pareva quantomeno anomalo che l'ex coniuge potesse riferire con esattezza circa dettagli assolutamente privati quali incontri con colleghi di lavoro e nuove abitudini di vita. Alcuni conoscenti della giovane, inoltre, l'avevano informata di attività sui suoi profili social, tipo Facebook, in momenti in cui lei non era in gradi di accedervi in quanto si trovava al lavoro oppure a fare delle commissioni. I poliziotti della Polposta, coordinati dall'ispettore Andrea Andreotti, hanno effettuato degli accertamenti tecnici e alla fine hanno deciso di convocare l'ex marito. Posto di fronte alle sue responsabilità, l'uomo ha ammesso d'aver utilizzato un apposito software in grado di “doppiare” le conversazioni di un altro apparecchio cellulare. La denuncia a quel punto è scattata inevitabile la denuncia all'autorità giudiziaria.
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