Indagine dei Carabinieri

Inganna un disabile e lo fa indebitare per migliaia di euro

Denunciato un trentenne di Valdilana e due presunti ricettatori di materiali per l'edilizia

Inganna un disabile e lo fa indebitare per migliaia di euro
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Un trentenne di Valdilana è stato denunciato per il reato di circonvenzione di persona incapace per essersi approfittato di un cinquantenne con problemi psichici, alche lui residente in zona, che ha fatto indebitare per poi appropriarsi del denaro che si era procurato, circa cinquemila euro. Le indagini sono state svolte dai Carabinieri del comando di Valle Mosso. Gli stessi militari hanno denunciato anche due ricettatori.

La denuncia e le indagini

Tutto è cominciato quando il cinquantenne si era rivolto in caserma per lamentarsi del raggiro di cui era rimasto vittima. L’uomo, con problemi psichici e per questo accompagnato dagli assistenti sociali, aveva raccontato che alcuni mesi prima un suo conoscente, un trentenne residente a Valdilana, lo aveva convinto con l’inganno ad acquistare attrezzi vari e materiale edile per la somma di cinquemila euro, prospettandogli l’improbabile opportunità di rivendere la merce all’estero a prezzo maggiorato così da realizzare un lauto guadagno. Non avendo la disponibilità economica, il cinquantenne è stato indotto a chiedere un prestito per perfezionare l’acquisto e solo quando è arrivata la prima rata da pagare, che non era in grado di onorare, ha chiesto aiuto ai Carabinieri.

Identificati

Appresa la notizia di reato, gli operanti hanno trasmesso un rapporto alla Procura della Repubblica di Biella. Il magistrato di turno ha immediatamente emesso un decreto di perquisizione finalizzato alla ricerca del materiale. Nel corso delle attività, estese anche alle abitazioni di incauti acquirenti, sono stati rinvenuti e recuperati attrezzi per un valore complessivo di un migliaio di euro che sono stati sottoposti a sequestro. Purtroppo la maggior parte del carico aveva già preso la strada del Nord Africa.

Nei guai anche i ricettatori

Dal Comando di Valle Mosso gli inquirenti hanno stilato un resoconto indirizzato alla Procura del capoluogo biellese ipotizzando il reato di circonvenzione di incapace, che prevede la pena della reclusione da due a sei anni. Alla Magistratura sono anche stati segnalati due compratori residenti in provincia, nei confronti dei quali si ipotizza il reato di ricettazione.

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