Inchiesta sui "furbetti del vaccino": la parola ai difensori, già formulate le richieste di condanna
Chiesti quattro mesi per i vertici dell'Asl, due anni per gli accusati di peculato. Attesa per le repliche degli avvocati.
Parola agli avvocati domani davanti al gip per i coinvolti nel caso dei "furbetti del vaccino", o quantomeno per quelli che hanno scelto il rito abbreviato. Se infatti la Procura ha già presentato le proprie richieste, toccherà ora ai difensori eventualmente replicare.
Le repliche
Sono apparsi sin dal principio fiduciosi i difensori dei tre dirigenti dell’Asl biellese sotto accusa per abuso d’ufficio, dovuta ai problemi avvenuti nei primi giorni di vaccinazione contro il Covid, nei cui confronti sono state chieste pene minime, quattro mesi per tutti e tre: l’ex commissario Diego Poggio (per lui anche 1.500 euro di multa per non aver informato l’autorità giudiziaria degli abusi in corso), l’ex direttrice amministrativa Carla Becchi e l’ex direttore sanitario Francesco D’Aloia, l’unico a essere ancora in servizio nell’Asl.
Le altre richieste
Pena più severa (due anni) per il peculato di cui sono invece accusati gli altri imputati, che si sarebbero tutti vaccinati prima di averne diritto o favorendo familiari e conoscenti