Inchiesta carcere, la storia della suocera con droga e cellulare negli slip
Agli albori dell'inchiesta (novembre 2019) una donna di 70 anni era stata trovata con un microcellulare e droga nell'indumento intimo
Nel novembre del 2019, agli albori della maxi inchiesta sul carcere di Biella, gli uomini della squadra mobile della questura di Biella sono andati praticamente a colpo sicuro, informati grazie all'attività di indagine in corso da mesi. Francesca B., di 70 anni e suocera di un detenuto (Daniele Di Munno, uno degli arrestati in questi giorni dell'inchiesa) fu fermata in auto, nel parcheggio della casa circondariale, poco prima di un colloquio in carcere con il genero. Ecco cosa è stato scoperto.
La perquisizione
Con lei c'era anche un altro giovane alla guida e due nipotini. Sottoposta a perquisizione, da parte di una poliziotta in forza alla Questura di Biella, l'anziana fu trovata in possesso di un microtelefonino, di marca Lg, in un involucro di plastica, e poco meno di 4 grammi di hashish nascosti negli slip.
Telefono e droga erano evidentemente destinati al genero detenuto in Via dei Tigli. In precedenza anche il conducente dell'auto era stato trovato con un grammo di fumo.