In trasferta a Pompei per rubare

In trasferta a Pompei per rubare
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E' stato chiesto e ottenuto dai carabinieri l'aggravamento delle misure cautelari nei confronti di tre biellesi che la scorsa estate, in trasferta a Pompei, avrebbero commesso furti di portafogli a tre clienti di supermercati, tentativi di acquisti e prelievi con i bancomat. Nei confronti di Maria B., 50 anni, con una sfilza lunga così di precedenti alle spalle, che si trovava ai domiciliari, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Maria P., 34 anni, e Anna M., 24 anni, fino all'altro giorno con l'obbligo di firma, sono state invece messe agli arresti domiciliari. Ad eseguire il provvedimento sono stati i carabinieri di Torre Annunziata a conclusione delle indagini. I militari hanno scoperto che le tre avrebbero commesso almeno tre furti di portafogli al centro commerciale Auchan e al supermercato Conad del centro commerciale La Cartiera di Pompei. Avrebbero quindi cercato di acquistare tre telefoni cellulari con un Postamat ed effettuato prelievi per complessivi 2.500 euro con altre carte di credito. I codici "pin" erano stati lasciati nei portafogli dalla proprietaria.

E' stato chiesto e ottenuto dai carabinieri l'aggravamento delle misure cautelari nei confronti di tre biellesi che la scorsa estate, in trasferta a Pompei, avrebbero commesso furti di portafogli a tre clienti di supermercati, tentativi di acquisti e prelievi con i bancomat. Nei confronti di Maria B., 50 anni, con una sfilza lunga così di precedenti alle spalle, che si trovava ai domiciliari, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Maria P., 34 anni, e Anna M., 24 anni, fino all'altro giorno con l'obbligo di firma, sono state invece messe agli arresti domiciliari. Ad eseguire il provvedimento sono stati i carabinieri di Torre Annunziata a conclusione delle indagini. I militari hanno scoperto che le tre avrebbero commesso almeno tre furti di portafogli al centro commerciale Auchan e al supermercato Conad del centro commerciale La Cartiera di Pompei. Avrebbero quindi cercato di acquistare tre telefoni cellulari con un Postamat ed effettuato prelievi per complessivi 2.500 euro con altre carte di credito. I codici "pin" erano stati lasciati nei portafogli dalla proprietaria.

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