In azione finti tecnici dell’Enel

In azione finti tecnici dell’Enel
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Sono tornati in azione i truffatori che si fingono ispettori dell’Enel per riuscire a entrare nelle abitazioni dei pensionati e derubarli di risparmi e oggetti preziosi. Tra venerdì e sabato hanno cercato di colpire a Cossato e a Gaglianico. In entrambi i casi le vittime prese di mira sono riuscite a scamparla. Ma il timore che una gang di truffatori abbia preso di mira il Biellese in questi giorni è forte. Le forze dell’ordine lanciano ancora una volta lo stesso messaggio: «Non aprite la porta a sconosciuti. Se ci si sente minacciati, è importante chiamare subito aiuto, senza temere o vergognarsi. Meglio un falso allarme che una truffa subita. Telefonate al 112, 113 o 117...». 

Erano due i finti impiegati dell’Enel entrati in azione a Cossato, in frazione Parlamento. Sono riusciti a farsi aprire la porta da una pensionata di 80 anni che abita sola. Sono apparsi subiti insistenti, volevano per forza entrare per raccogliere i dati della padrona di casa. Ad assistere alla scena è stata una vicina che si è accorta della presenza di quei due uomini sulla soglia di casa dell’anziana quando uno dei due ha cominciato ad alzare la voce.

Anche i due finti tecnici hanno notato la presenza della vicina e per non incorrere in problemi hanno preferito girare sui tacchi e andarsene. 

La stessa scena si è ripetuta anche in via Monte Grappa a Gaglianico. Anche in questo caso hanno suonato alla porta di un’anziana due sconosciuti che chiedevano di poter visionare le bollette della luce. Ma la padrona di casa non ha aperto, ha preso tempo e ha telefonato ai carabinieri. Dopo aver compreso che qualcosa non quadrava, i due truffatori se la sono svignata proprio mentre stava arrivando la pattuglia.

Le truffe sono un reato odioso perchè, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato. Secondo il ministero dell’Interno, a farne le spese sono sempre più spesso gli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto quando abitano da soli. In soli due anni - dal 2012 al 2014 - , gli over 65 vittime di truffa sono passati da 300 mila a 340 mila. I casi denunciati, però, sono solo una parte: molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente.

Valter Caneparo

Sono tornati in azione i truffatori che si fingono ispettori dell’Enel per riuscire a entrare nelle abitazioni dei pensionati e derubarli di risparmi e oggetti preziosi. Tra venerdì e sabato hanno cercato di colpire a Cossato e a Gaglianico. In entrambi i casi le vittime prese di mira sono riuscite a scamparla. Ma il timore che una gang di truffatori abbia preso di mira il Biellese in questi giorni è forte. Le forze dell’ordine lanciano ancora una volta lo stesso messaggio: «Non aprite la porta a sconosciuti. Se ci si sente minacciati, è importante chiamare subito aiuto, senza temere o vergognarsi. Meglio un falso allarme che una truffa subita. Telefonate al 112, 113 o 117...». 

Erano due i finti impiegati dell’Enel entrati in azione a Cossato, in frazione Parlamento. Sono riusciti a farsi aprire la porta da una pensionata di 80 anni che abita sola. Sono apparsi subiti insistenti, volevano per forza entrare per raccogliere i dati della padrona di casa. Ad assistere alla scena è stata una vicina che si è accorta della presenza di quei due uomini sulla soglia di casa dell’anziana quando uno dei due ha cominciato ad alzare la voce.

Anche i due finti tecnici hanno notato la presenza della vicina e per non incorrere in problemi hanno preferito girare sui tacchi e andarsene. 

La stessa scena si è ripetuta anche in via Monte Grappa a Gaglianico. Anche in questo caso hanno suonato alla porta di un’anziana due sconosciuti che chiedevano di poter visionare le bollette della luce. Ma la padrona di casa non ha aperto, ha preso tempo e ha telefonato ai carabinieri. Dopo aver compreso che qualcosa non quadrava, i due truffatori se la sono svignata proprio mentre stava arrivando la pattuglia.

Le truffe sono un reato odioso perchè, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato. Secondo il ministero dell’Interno, a farne le spese sono sempre più spesso gli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto quando abitano da soli. In soli due anni - dal 2012 al 2014 - , gli over 65 vittime di truffa sono passati da 300 mila a 340 mila. I casi denunciati, però, sono solo una parte: molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente.

Valter Caneparo

 

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