il caso

Imprenditori biellesi "prosciolti" nell'inchiesta sul Generale Vecciarelli

Per i Pubblici ministeri, il generale avrebbe agevolato appalti nelle forze armate alla società dei coniugi in cambio di 59 capi di alta sartoria, anch’essi sequestrati.

Imprenditori biellesi "prosciolti" nell'inchiesta sul Generale Vecciarelli
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La Procura di Roma nei mesi scorsi aveva ordinato alcuni sequestri nell’abitazione di Biella di Eugenio Guzzi, 69 anni, origini bergamasche, e Rosa Lovero, 62 anni, originaria di Gravina di Puglia, coniugi imprenditori, noti nel Biellese, a suo tempo indagati per corruzione insieme con l’ex capo di Stato Maggiore delle Forze armate, Enzo Vecciarelli, nella cui abitazione furono sequestrati capi di abbigliamento e  oggetti che gli inquirenti sospettavano fossero il prezzo pagato  per corrompere  Vecciarelli.

L'archiviazione dell'inchiesta per Guzzi e la moglie

Nel corso dell'inchiesta l'attività di indagine e in particolare l'attività difensiva ha certificato l'estraneità dei due coniugi rispetto ai fatti contestati, tanto che la stessa procura, nel gennaio scorso aveva chiesto l'archiviazione. Era stato provato che i due coniugi e Vecciarelli erano in rapporti di amicizia e che entrambi si erano scambiati dei regali.  Il Tribunale di Roma, relativamente a quelle accuse, ha quindi emesso decreto di archiviazione nei confronti dei signori Eugenio Guzzi e Rosa Lovero

La vicenda

Per i Pubblici ministeri, il generale avrebbe agevolato appalti nelle forze armate alla società dei coniugi in cambio di 59 capi di alta sartoria, anch’essi sequestrati. Nell’abitazione dei coniugi, c’erano un moschetto, un’enciclopedia Treccani e vari gadget militari, tra cui un giubbotto della Marina Militare. La difesa non nega che vi sia stato, un «normale scambio di regali tra amici».

A suo tempo il legale della coppia aveva precisato quanto segue:

Il sottoscritto Avv. Lorenzo Contrada, del Foro di Roma, difensore di fiducia dei sig.ri Eugenio GUZZI e Rosa LOVERO, indagati nell’ambito del procedimento penale n. 40761/2021 RG.N.R, pendente dinanzi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti di Vecciarelli Enzo più altri soggetti, rappresenta quanto segue.
Nell’ambito del procedimento penale indicato in epigrafe, il Generale Enzo Vecciarelli, nel negare ogni addebito in ordine alle contestazioni formulate dalla Procura, ha chiarito come con i sig.ri Guzzi e Lovero esista un rapporto di amicizia consolidato nel corso degli anni e che, pertanto, i capi di abbigliamento di cui al capo di imputazione devono essere ricondotti nell’ambito di uno scambio di regali reciproco, avvenuto proprio in considerazione di tale rapporto amicale. Tale dato è stato confermato anche dai sig.ri Guzzi e Lovero, nonché successivamente diffuso dagli organi di stampa in data 28 ottobre 2021.
Ebbene, dopo aver assunto l’informazione in merito alla reciprocità dei regali tra Vecciarelli e i coniugi Guzzi-Lovero, la Procura di Roma, proprio al fine di riscontrarne la veridicità, con decreto del 1 dicembre 2021, ha disposto che la Polizia Giudiziaria procedesse all’ispezione delle abitazione dei coniugi Guzzi- Lovero e della società Technical Trade S.r.l. (società riconducibile ai due coniugi), con il fine precipuo di rinvenire beni donati dal Generale Vecciarelli.
Nel verbale di ispezione, redatto presso l’abitazione dei miei assistiti in data 14 dicembre 2021, si è dato puntualmente conto di tutti i beni ivi rinvenuti, risultando, dunque, riscontrate le dichiarazioni rese circa la reciprocità dei regali effettuati.
Alla luce di quanto evidenziato, lo scrivente difensore intende smentire categoricamente le notizie riportate dagli organi di stampa che hanno riferito in merito a presunti “sequestri” e “perquisizioni” nei confronti dei sig.ri Guzzi e Lovero, risultando tali informazioni fuorvianti, errate ed atte a distorcere la realtà sull’attività in concreto espletata dall’Autorità procedente. 

 

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