Il sindaco di Mosso: «Rifioriremo grazie all’Alberghiero»

Il sindaco di Mosso: «Rifioriremo grazie all’Alberghiero»
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MOSSO - La notizia ha fatto ormai storia: dal mese di settembre del 2017 dieci classi dell'Alberghiero di Trivero saranno trasferite dalla storica sede della Caulera all'Istituto Motta. A darne comunicazione al consiglio comunale, poco prima di Natale, era stato il sindaco, Carlo Grosso, il quale - soddisfatto per la conclusione della vicenda  - aveva spiegato che a novembre dalla Provincia era arrivato il via libera al dimensionamento scolastico inoltrato poi alla Regione Piemonte,  ufficializzando così la decisione.Ora intanto, a pochi mesi dal primo squillo di campanella, al comune di Mosso spetta il compito di guardare avanti. E di prepararsi ad accogliere la nuova realtà.«E’ tempo di far spazio agli investimenti - afferma Grosso -: circa 500mila euro saranno destinati alla ristrutturazione della sede con la realizzazione di nuovi laboratori, cucine e sale ristorante. Si tratta di un ottimo risultato per il nostro paese da sempre vicino alla realtà delle scuole: il rischio concreto era il trasferimento a Biella. In questo modo la nostra valle avrebbe perso completamente una struttura troppo importante». Un rammarico, certo, per la chiusura della storica e suggestiva sede sulla Panoramica Zegna, ma il sindaco di Mosso vede comunque il bicchiere mezzo pieno: «Capisco le proteste da parte di Trivero, ma l'istituto Alberghiero rimarrà comunque nella parte montana del Biellese».A Mosso quindi si lavora già per accogliere gli studenti dell'istituto Alberghiero, che arriveranno a settembre. «Ci sono i marciapiedi da finire e il piano dei parcheggi da rivedere, torneremo indietro di qualche anno, a prima della chiusura del "Pietro Sella - ha ammesso in consiglio comunale il sindaco Carlo Grosso -. Sarà una bella iniezione di vitalità per l'intero paese: avremo nuovamente giovani in giro per il territorio e le nostre strutture scolastiche piene».Con il “Motta” alle prese con il calo di alunni e con appena sette classi serviva linfa nuova per non far sparire del tutto la presenza degli studenti. «Di fronte alla decisione della Provincia di abbandonare per ragioni strutturali lo stabile di Caulera a Trivero ho messo a disposizione il nostro istituto superiore che era vuoto per un intero piano - spiega ancora Grosso -. In questo modo è stato possibile far rimanere una scuola superiore del territorio ancora nella zona montana del Biellese, evitando che tutto venisse spostato a Biella».«Con l'arrivo di nuovi studenti - riprende Grosso - anche il "Motta" potrà usufruire di questa ventata di novità. Con appena sette classi l'istituto era in sofferenza. L'arrivo dell'istituto Alberghiero porterà nuovamente numeri importanti e Mosso finalmente tornerà ad essere il paese delle scuole come è sempre stato». I benefici si vedranno anche in paese: «I negozi potranno avere un ritorno economico». Intanto, come detto, a Mosso si lavora per farsi trovare pronti. «Entro l'estate bisognerà chiudere gli interventi di sistemazione dei marciapiedi - ha annunciato il primo cittadino in consiglio comunale -. Con il comandante dei vigili urbani stiamo già studiando un piano del traffico e dei parcheggi. Arriveranno nuovi professori e studenti, quindi il numero di auto salirà, tornando ai livelli di alcuni anni fa, quando eravamo a pieno regime per quanto riguarda le scuole. Nessun problema però: il Comune sta lavorando per una soluzione definitiva dei posti auto con l'individuazione di nuovi spazi per i prossimi anni».

MOSSO - La notizia ha fatto ormai storia: dal mese di settembre del 2017 dieci classi dell'Alberghiero di Trivero saranno trasferite dalla storica sede della Caulera all'Istituto Motta. A darne comunicazione al consiglio comunale, poco prima di Natale, era stato il sindaco, Carlo Grosso, il quale - soddisfatto per la conclusione della vicenda  - aveva spiegato che a novembre dalla Provincia era arrivato il via libera al dimensionamento scolastico inoltrato poi alla Regione Piemonte,  ufficializzando così la decisione.Ora intanto, a pochi mesi dal primo squillo di campanella, al comune di Mosso spetta il compito di guardare avanti. E di prepararsi ad accogliere la nuova realtà.«E’ tempo di far spazio agli investimenti - afferma Grosso -: circa 500mila euro saranno destinati alla ristrutturazione della sede con la realizzazione di nuovi laboratori, cucine e sale ristorante. Si tratta di un ottimo risultato per il nostro paese da sempre vicino alla realtà delle scuole: il rischio concreto era il trasferimento a Biella. In questo modo la nostra valle avrebbe perso completamente una struttura troppo importante». Un rammarico, certo, per la chiusura della storica e suggestiva sede sulla Panoramica Zegna, ma il sindaco di Mosso vede comunque il bicchiere mezzo pieno: «Capisco le proteste da parte di Trivero, ma l'istituto Alberghiero rimarrà comunque nella parte montana del Biellese».A Mosso quindi si lavora già per accogliere gli studenti dell'istituto Alberghiero, che arriveranno a settembre. «Ci sono i marciapiedi da finire e il piano dei parcheggi da rivedere, torneremo indietro di qualche anno, a prima della chiusura del "Pietro Sella - ha ammesso in consiglio comunale il sindaco Carlo Grosso -. Sarà una bella iniezione di vitalità per l'intero paese: avremo nuovamente giovani in giro per il territorio e le nostre strutture scolastiche piene».Con il “Motta” alle prese con il calo di alunni e con appena sette classi serviva linfa nuova per non far sparire del tutto la presenza degli studenti. «Di fronte alla decisione della Provincia di abbandonare per ragioni strutturali lo stabile di Caulera a Trivero ho messo a disposizione il nostro istituto superiore che era vuoto per un intero piano - spiega ancora Grosso -. In questo modo è stato possibile far rimanere una scuola superiore del territorio ancora nella zona montana del Biellese, evitando che tutto venisse spostato a Biella».«Con l'arrivo di nuovi studenti - riprende Grosso - anche il "Motta" potrà usufruire di questa ventata di novità. Con appena sette classi l'istituto era in sofferenza. L'arrivo dell'istituto Alberghiero porterà nuovamente numeri importanti e Mosso finalmente tornerà ad essere il paese delle scuole come è sempre stato». I benefici si vedranno anche in paese: «I negozi potranno avere un ritorno economico». Intanto, come detto, a Mosso si lavora per farsi trovare pronti. «Entro l'estate bisognerà chiudere gli interventi di sistemazione dei marciapiedi - ha annunciato il primo cittadino in consiglio comunale -. Con il comandante dei vigili urbani stiamo già studiando un piano del traffico e dei parcheggi. Arriveranno nuovi professori e studenti, quindi il numero di auto salirà, tornando ai livelli di alcuni anni fa, quando eravamo a pieno regime per quanto riguarda le scuole. Nessun problema però: il Comune sta lavorando per una soluzione definitiva dei posti auto con l'individuazione di nuovi spazi per i prossimi anni».

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