Il Procuratore trasferito a Pavia

Il Procuratore trasferito a Pavia
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BIELLA - Rivoluzione ai vertici delle Procura della Repubblica cittadina, forse già a partire dal mese di settembre con la partenza del Procuratore capo, Giorgio Reposo, e del sostituto procuratore Ernesto Napolillo: due posti importantissimi dell’ufficio che rimarranno sguarniti almeno fino a gennaio o febbraio quando i  partenti verranno sostituiti da loro colleghi che tutti sperano siano altrettanto di valore. 
Giorgio Reposo ha ormai quasi raggiunto gli otto anni di direzione dell’ufficio (scadono del tutto a novembre) e deve quindi obbligatoriamente lasciare un posto al quale, con il suo lavoro e la sua disponibilità, ha senz’altro dato prestigio. Nato a Casale Monferrato il 24 dicembre 1950, Reposo ha un curriculum solido come il granito, andrà pertanto ad occupare un posto vacante di estrema importanza come quello di Procuratore capo alla Procura della Repubblica di Pavia. Il benestare del Consiglio Superiore della magistratura c’è già da tempo, manca solo la data definitiva. Si parla comunque di dopo l’estate. Pavia ha la poltrona di Procuratore sguarnita da circa un anno e mezzo dopo che il capo dell’ufficio, Gustavo Cioppa, aveva raggiunto la pensione. La reggenza era stata affidata al procuratore aggiunto Mario Venditti, in qualità di facente funzione, dopo una lunga esperienza alla direzione distrettuale antimafia. 
E in città? A Biella, il posto di Reposo, in attesa del nuovo procuratore, verrà occupato come reggente dal sostituto procuratore Mariaserena Iozzo, poche parole e tanti fatti, stimata da tutti gli investigatori di polizia, carabinieri e Guardia di finanza che lavorano al suo fianco da anni. 
Sembra ormai sul piede di partenza anche il piemme Ernesto Napolillo, 40 anni, origini napoletane e calabresi. Brillante, giunto ai primissimi posti del concorso in magistratura, mai propenso a scendere a compromessi, a Biella  aveva seguito la moglie, ispettrice di vigilanza dell’Inps. Anche lui dovrebbe partire sempre a settembre. La destinazione resta per il momento segreta anche se si parla di un posto sul mare come Ancona, cittadina di oltre centomila abitanti, capoluogo della regione Marche. 

Chi resta? Al lavoro, in Procura a Biella, rimarrebbero pertanto la piemme Iozzo e la sua giovane collega, Maria Bambino, che ha già avuto modo di distinguersi in alcune importanti inchieste. Per la prima volta nella sua storia, la Procura cittadina aveva raggiunto il pieno organico di magistrati (tre più un capo dell’ufficio). La speranza è che i posti sguarniti, considerata la mole di lavoro sulle spalle dell’ufficio, vengano ben presto occupati. 
Valter Caneparo 

BIELLA - Rivoluzione ai vertici delle Procura della Repubblica cittadina, forse già a partire dal mese di settembre con la partenza del Procuratore capo, Giorgio Reposo, e del sostituto procuratore Ernesto Napolillo: due posti importantissimi dell’ufficio che rimarranno sguarniti almeno fino a gennaio o febbraio quando i  partenti verranno sostituiti da loro colleghi che tutti sperano siano altrettanto di valore. 
Giorgio Reposo ha ormai quasi raggiunto gli otto anni di direzione dell’ufficio (scadono del tutto a novembre) e deve quindi obbligatoriamente lasciare un posto al quale, con il suo lavoro e la sua disponibilità, ha senz’altro dato prestigio. Nato a Casale Monferrato il 24 dicembre 1950, Reposo ha un curriculum solido come il granito, andrà pertanto ad occupare un posto vacante di estrema importanza come quello di Procuratore capo alla Procura della Repubblica di Pavia. Il benestare del Consiglio Superiore della magistratura c’è già da tempo, manca solo la data definitiva. Si parla comunque di dopo l’estate. Pavia ha la poltrona di Procuratore sguarnita da circa un anno e mezzo dopo che il capo dell’ufficio, Gustavo Cioppa, aveva raggiunto la pensione. La reggenza era stata affidata al procuratore aggiunto Mario Venditti, in qualità di facente funzione, dopo una lunga esperienza alla direzione distrettuale antimafia. 
E in città? A Biella, il posto di Reposo, in attesa del nuovo procuratore, verrà occupato come reggente dal sostituto procuratore Mariaserena Iozzo, poche parole e tanti fatti, stimata da tutti gli investigatori di polizia, carabinieri e Guardia di finanza che lavorano al suo fianco da anni. 
Sembra ormai sul piede di partenza anche il piemme Ernesto Napolillo, 40 anni, origini napoletane e calabresi. Brillante, giunto ai primissimi posti del concorso in magistratura, mai propenso a scendere a compromessi, a Biella  aveva seguito la moglie, ispettrice di vigilanza dell’Inps. Anche lui dovrebbe partire sempre a settembre. La destinazione resta per il momento segreta anche se si parla di un posto sul mare come Ancona, cittadina di oltre centomila abitanti, capoluogo della regione Marche. 

Chi resta? Al lavoro, in Procura a Biella, rimarrebbero pertanto la piemme Iozzo e la sua giovane collega, Maria Bambino, che ha già avuto modo di distinguersi in alcune importanti inchieste. Per la prima volta nella sua storia, la Procura cittadina aveva raggiunto il pieno organico di magistrati (tre più un capo dell’ufficio). La speranza è che i posti sguarniti, considerata la mole di lavoro sulle spalle dell’ufficio, vengano ben presto occupati. 
Valter Caneparo 

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