Il "pirata" della strada ha 80 anni
Ha 80 anni il… “pirata” della strada che l’altro giorno, invece di fermarsi dopo aver tamponato con la sua l’auto che lo precedeva al semaforo, ha premuto sull’acceleratore e si è allontanato. Eppure i danni erano lievi e tutto si sarebbe risolto con un semplice scambio di dati per le rispettive assicurazioni. Il tamponamento è avvenuto al semaforo di Valle Mosso. La vettura di un’autoscuola con allievo alla guida e insegnante al suo fianco, era ferma al semaforo. Allo scattare del verde, il giovane al volante ha coordinato male i movimenti tra acceleratore, frizione e cambio, facendo così spegnere il motore. Il pensionato che si trovava in coda, non si è reso conto che l’auto davanti non era ripartita e l’ha così tamponata. L’istruttore di guida è sceso per scambiare i dati con l’anziano, il quale, invece di fermarsi, ha sterzato ed è ripartito. Si presume che lo abbia fatto più per timore che per dolo. Forse ha avuto paura di rimanere senza patente. Non è però riuscito a dribblare le proprie responsabilità. Un testimone si è infatti annotato il numero della targa e lo ha consegnato poco dopo ai carabinieri i quali, in men che non si dica, hanno rintracciato il “pirata”.
Ha 80 anni il… “pirata” della strada che l’altro giorno, invece di fermarsi dopo aver tamponato con la sua l’auto che lo precedeva al semaforo, ha premuto sull’acceleratore e si è allontanato. Eppure i danni erano lievi e tutto si sarebbe risolto con un semplice scambio di dati per le rispettive assicurazioni. Il tamponamento è avvenuto al semaforo di Valle Mosso. La vettura di un’autoscuola con allievo alla guida e insegnante al suo fianco, era ferma al semaforo. Allo scattare del verde, il giovane al volante ha coordinato male i movimenti tra acceleratore, frizione e cambio, facendo così spegnere il motore. Il pensionato che si trovava in coda, non si è reso conto che l’auto davanti non era ripartita e l’ha così tamponata. L’istruttore di guida è sceso per scambiare i dati con l’anziano, il quale, invece di fermarsi, ha sterzato ed è ripartito. Si presume che lo abbia fatto più per timore che per dolo. Forse ha avuto paura di rimanere senza patente. Non è però riuscito a dribblare le proprie responsabilità. Un testimone si è infatti annotato il numero della targa e lo ha consegnato poco dopo ai carabinieri i quali, in men che non si dica, hanno rintracciato il “pirata”.