la storia

Il Generale "amico" di Biella che deve combattere il Covid

Francesco Paolo Figliuolo nel 2010 in città diventò comandante della Taurinense

Il Generale "amico" di Biella che deve combattere il Covid
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La visita di Figliuolo nel 2010

Era novembre 2010 quando Biella ospitò la cerimonia di rientro degli alpini dall’Afghanistan. Una data storica per la città e per la provincia, gemellata con la Brigata alpina Taurinense grazie al grande impegno di Orazio Scanzio che volle cementare questo grande rapporto tra il nostro territorio e le penne nere. Proprio in quell’occasione, il generale Paolo Francesco Figliuolo, scelto proprio in questi giorni da Mario Draghi come nuovo commissario all’emergenza Covid, prese il comando della Taurinense. Figliuolo quel giorno conquistò il cuore dei presenti parlando dell’orgoglio di essere alpino e del suo grande legame col Piemonte, capace di accoglierlo da Potenza, sua città d’origine. Il generale, l’anno successivo, fu poi ospite a Sagliano, durante l’esercitazione degli alpini in Valle Cervo. Presenziò anche al concerto della Taurinense al polivalente.

Il ricordo di Perona

Corrado Perona nel 2010 era presidente nazionale dell’Ana. E proprio nella sua veste ha avuto modo di conoscere molti generali, tra cui Francesco Paolo Figliuolo. «Sì - sottolinea - proprio a Biella prese il comando della Taurinense durante la cerimonia di rientro degli alpini dall’Afghanistan. E’ una persona modesta ma molto capace. Lo conoscevo già da prima e mi ha fatto un gran piacere sapere di questa nomina. E’ una persona giusta che nella sua vita romana si è sempre occupato di logistica, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. E’ l’uomo giusto».

Le parole di Dino Gentile

Dino Gentile era invece sindaco nel 2010 e partecipò attivamente ai preparativi di quella giornata: «Lo ricordo molto bene. Lo incontrai in Prefettura con l’allora prefetto Manzo e le altre forze politiche e militari del territorio per organizzare il rientro degli alpini. Mi aveva colpito molto la grande capacità organizzativa che solo l’Esercito ha. Ero preside alla San Francesco ed ero preoccupato perché bisognava ancora montare il palco in piazza Martiri e le ore passavano. Poi sono arrivati gli alpini e con grande organizzazione hanno allestito tutto in poche ore. A coordinare tutto c’era già Paolo Francesco Figliuolo che a Biella avrebbe poi preso il comando della Taurinense. Mi colpì molto il suo discorso, in cui diede grande importanza alla famiglia che deve sostenere un militare nei suoi impegni, spesso lontano da casa e in zone pericolose. Lo ricordo con grande affetto. Tra l’altro alla sera, al circolo commerciale ebbi la fortuna di conoscere anche sua mamma e suo papà, oltre alla moglie. Credo proprio che sia la persona giusta al posto giusto. Non è un caso che si sia occupato di logistica per tutto l’Esercito e questo dice molto sulle sue capacità».

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