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Il fattaccio di Rosazza
Il ferito sentito in Procura: "La pistola era nelle mani del deputato quando il colpo è partito"
Tre ore davanti al magistrato e ai Carabinieri per il giovane elettricista che ha denunciato per lesioni Emanuele Pozzolo.
È stato sentito ieri mattina (giovedì 4 gennaio) per circa tre ore dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri e dai Carabinieri di Andorno - competenti per territorio delle indagini (unitamente ai colleghi del Nucleo operativo della Compagnia e del Nucleo investigativo provinciale) - Luca Campana (nella foto a sinistra, a destra è il deputato indagato), 31 anni, di Candelo, il giovane elettricista, sposato, padre di due bambini piccoli, gran lavoratore stimato da tutti, rimasto ferito a una gamba dal colpo di pistola sparato dal deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, durante la festa di Capodanno organizzata nei locali della Pro loco di Rosazza. La parte lesa di questa brutta storia era accompanato dal suo legale, avvocato Marco Romanello.
La ricostruzione
Il candelese ha ricostruito nel dettaglio cosa è successo quella sera, in particolare il momento dello sparo. Campana avrebbe confermato che il colpo sarebbe partito quando il deputato aveva il micro revolver tra le mani. Tra i due la distanza era di circa un metro. Per nessun motivo, dunque - come malamente ipotizzato da qualcuno - il colpo sarebbe partito da solo dopo che l'arma sarebbe caduta della mani del suo proprietario o, peggio, mentre veniva raccolta dalla stessa vittima: ipotesi a quanto pare fantasiose che il giovane elettricista ha respinto con fermezza.